Ramy, carabiniere e amico rischiano il processo per omicidio stradale: coinvolti anche altri sei militari
La Procura di Milano chiude l’inchiesta sulla morte di Ramy Elgaml: indagati il carabiniere alla guida della gazzella e Fares Bouzidi, il giovane in sella allo scooter
La Procura di Milano ha notificato l’atto di chiusura delle indagini sulla morte di Ramy Elgaml, il giovane deceduto dopo l’impatto tra lo scooter sul quale viaggiava e una gazzella dei carabinieri durante un inseguimento avvenuto a Milano.
Il carabiniere alla guida dell’auto di servizio rischia ora il processo per omicidio stradale, la stessa contestazione mossa a Fares Bouzidi, amico di Ramy e conducente del motorino coinvolto nella collisione.
Nel fascicolo compaiono anche altri sei militari, accusati – tra le varie ipotesi – di aver tentato di alterare o ostacolare le indagini, cancellando presunti video e file forniti da alcuni testimoni.
La vicenda ha suscitato immediate reazioni politiche. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha definito “vergognoso” l’avvio di un possibile processo a carico del carabiniere coinvolto.
Con la chiusura dell’inchiesta, la Procura si avvia verso la richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati, lasciando ora la decisione finale al giudice.
11.1°