Rapina in banca: in due rimangono in carcere ma cade l'accusa di sequestro di persona
Rapina in banca: ai domiciliari il 29enne, l'unico incensurato
Il giudice ha concesso i domiciliari a uno solo dei tre rapinatori entrati in azione martedì scorso alla filiale di Rimini del banco San Geminiano e San Prospero: si tratta del più giovane dei tre, il 29enne napoletano, incensurato, difeso dall’avvocato Andrea Guidi.
Gli altri due rapinatori sessantenni, difesi dall’avvocato Guidi e dall’avvocato Enrico Graziosi, rimarranno in carcere.
Non è l’unica novità significativa: infatti la convalida dell’arresto è stata disposta solamente per la tentata rapina pluriaggravata in concorso. Cade infatti l’ipotesi di reato di sequestro di persona. I rapinatori infatti avevano “trattenuto” all’interno dipendenti e clienti, in attesa dell’apertura automatica della cassaforte a tempo, ma non hanno esercitato violenza e minacce, come testimoniato da uno dei presenti al momento della rapina.
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