Ravenna custodisce un capolavoro bizantino tra i più iconici: il monumento eterno tra silenzio e mosaici

Ravenna custodisce un capolavoro bizantino tra i più iconici: la Basilica simbolo d’oro immerso nel verde!

A cura di Redazione
24 agosto 2025 10:00
Ravenna custodisce un capolavoro bizantino tra i più iconici: il monumento eterno tra silenzio e mosaici - Foto: Vanni Lazzari/Wikipedia
Foto: Vanni Lazzari/Wikipedia
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Un monumento eterno tra silenzio e mosaici

Immersa nella suggestiva Pineta di Classe, a pochi chilometri dal centro storico di Ravenna, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe rappresenta uno dei massimi capolavori dell’arte paleocristiana e bizantina nel mondo. Consacrata nel 549 d.C. dall’arcivescovo Massimiano, fu eretta sul luogo in cui, secondo la tradizione, fu sepolto il vescovo Apollinare, primo evangelizzatore della città e martire cristiano.

L’esterno dell’edificio colpisce per la sua sobrietà tipicamente ravennate: una facciata in mattoni, essenziale, ma maestosa, anticipa il respiro solenne dell’interno. Appena varcata la soglia, ci si ritrova immersi in uno spazio liturgico grandioso, con alte navate scandite da colonne corinzie in marmo greco, che guidano lo sguardo verso il cuore della basilica: l’abside decorata da un mosaico monumentale.

Questo mosaico – tra i più importanti del VI secolo – raffigura Sant’Apollinare in posizione orante, circondato da un paesaggio pastorale idealizzato, ricco di simboli cristiani: colline verdeggianti, alberi, pecore bianche, croci gemmate e un cielo d’oro che rappresenta il Regno di Dio. La composizione è un’opera di sintesi perfetta tra natura e trascendenza, dove l’uomo è parte integrante dell’ordine divino, non suo dominatore.

Un viaggio mistico nella Ravenna bizantina

Questa basilica non è solo un edificio sacro: è una porta aperta sul tempo. L’impianto a tre navate segue il modello delle basiliche paleocristiane di Costantinopoli, ma con una leggerezza tipicamente italiana. Le decorazioni interne sono essenziali ma potentissime: nessuna iconostasi, nessun eccesso, solo una continua ascesa dello sguardo verso l’oro del mosaico.

Sant’Apollinare in Classe si inserisce in un più ampio complesso di arte sacra bizantina che ha reso Ravenna celebre nel mondo: la basilica è infatti uno degli otto monumenti della città dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, assieme a San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia e gli altri grandi capolavori ravennati.

Lungo la navata centrale, si trovano ancora i sarcofagi marmorei di numerosi arcivescovi ravennati, risalenti al periodo compreso tra il V e l’VIII secolo. Ognuno racconta una storia scolpita nel marmo, testimonianze della centralità di Ravenna come capitale dell’Impero Romano d’Occidente, poi dell’Esarcato bizantino.

Il pavimento originario a mosaico, oggi solo parzialmente conservato, era un tappeto liturgico simbolico, carico di valori teologici e cosmici. L'intero complesso, oggi gestito dai Musei diocesani, continua a essere un luogo di culto attivo, oltre che una meta turistica e spirituale per viaggiatori di tutto il mondo.

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