Riccione, 55.000 euro per l'Emporio Solidale: "Potenziamo il sostegno al progetto"

La giunta comunale dà il via libera alla prosecuzione del progetto per la spesa gratis a favore dei poveri

A cura di Riccardo Giannini Redazione
27 dicembre 2025 12:36
Riccione, 55.000 euro per l'Emporio Solidale: "Potenziamo il sostegno al progetto" - Emporio solidale di Riccione
Emporio solidale di Riccione
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La giunta comunale di Riccione ha dato il via libera alla prosecuzione del progetto “Emporio solidale” per il biennio 2026-2027. Il nuovo stanziamento complessivo per i prossimi due anni ammonta a 55.000 euro, spalmati con un contributo di 25.000 euro all’anno, a cui si aggiunge un fondo straordinario di 5.000 euro destinato al ristoro delle utenze e delle spese vive per l’attuale gestore, la Consulta della Solidarietà di Riccione, in vista del futuro trasferimento nella nuova sede. Una cifra che segna un netto incremento rispetto al ciclo precedente di co-progettazione che prevedeva un finanziamento di 15.000 euro all’anno, per una somma complessiva di 45.000 euro erogata su tre anni. L’attuale co-progettazione scade il 31 dicembre 2025 e, per garantire la continuità del servizio, l’amministrazione pubblicherà un nuovo avviso pubblico tra i mesi di gennaio e febbraio 2026. Sarà quindi garantita la continuità delle azioni dopo la consueta chiusura del progetto prevista durante il mese di gennaio.

“Con questo atto di indirizzo non ci limitiamo a rinnovare un servizio ma scegliamo di potenziarlo concretamente - affermano la sindaca Daniela Angelini e l’assessora ai Servizi sociali alla persona, Marina Zoffoli -. A fronte di una durata progettuale di due anni anziché tre, abbiamo deciso di aumentare l’entità del contributo di 20.000 euro rispetto al passato. Questo sforzo economico nasce dalla volontà politica di rispondere in modo sempre più puntuale alle nuove fragilità che caratterizzano la nostra società. L’Emporio solidale non è solo un luogo di distribuzione alimentare, ma un presidio di dignità dove le persone vengono ascoltate e accompagnate in percorsi personalizzati verso il recupero della propria autonomia, superando la logica del puro assistenzialismo. L’auspicio è che le associazioni di volontariato del territorio si mettano in rete partecipando all'avviso pubblico di imminente uscita”.

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