Riccione riscopre le sue radici: l’ex fornace diventa centro culturale e didattico
Completato il recupero strutturale dell’edificio: allestimenti in corso, apertura prevista per febbraio 2027

Sono stati completati i lavori per il recupero dell’ex fornace Piva, edificio situato lungo il Rio Melo, accanto alla scuola media Geo Cenci. Questo intervento rappresenta una tappa fondamentale di riqualificazione urbana che restituirà alla città di Riccione uno spazio culturale e didattico di grande valore, un meraviglioso museo nel pieno rispetto della memoria storica del luogo e con uno sguardo rivolto al futuro.
L’intervento ha attraversato fasi complesse, a causa delle difficoltà e dei rallentamenti accumulatisi negli anni precedenti. L’attuale amministrazione comunale, insediatasi in una fase di stallo del cantiere, ha avviato una decisa azione di rilancio, riuscendo in tempi stretti a rimettere in moto l’intero processo e ad assicurare il completamento dell’opera, evitando il rischio di perdita dei finanziamenti. Uno sforzo enorme che ha portato un grande risultato.
«L’ex fornace rappresenta un punto altamente simbolico del nostro territorio – afferma la sindaca Daniela Angelini –. L’obiettivo del nostro intervento è stato fin dall’inizio quello di restituire alla città un luogo rigenerato, capace di generare valore culturale e sociale. Il risultato raggiunto oggi è frutto dell’impegno congiunto dell’amministrazione, degli uffici e dei tecnici coinvolti, a ognuno va il mio pieno ringraziamento».
Completata la fase strutturale, il progetto entra ora nella sua fase finale: quella dell’allestimento degli spazi museali e didattici. I lavori in questo ambito saranno ultimati entro febbraio 2027, data in cui la struttura sarà pienamente operativa e pronta per essere fruita dalla cittadinanza, dalle scuole e dal mondo della cultura.
L’ex fornace è stata oggetto di un intervento rispettoso dell’architettura originale e al tempo stesso innovativo sul piano della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Le facciate storiche sono state restaurate, mentre una nuova struttura in legno, vetro e acciaio abbraccia l’edificio originario, creando un volume trasparente che richiama valori di apertura, accessibilità e dialogo tra antico e contemporaneo.
Al piano terra saranno realizzati spazi destinati all’accoglienza (hall, caffetteria, bookshop), aule per attività didattiche, laboratori e aree visitabili dedicate alla conservazione e alla valorizzazione dei reperti. Il primo piano ospiterà gli spazi espositivi permanenti e temporanei, oltre agli uffici amministrativi.
Elemento distintivo dell’intervento è il recupero del camino storico della fornace, trasformato in un landmark urbano: rivestito e illuminato, sarà visibile anche nelle ore serali, conferendo riconoscibilità all’intero complesso.
«Con questo intervento – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Simone Imola – Riccione compie un passo importante nella valorizzazione del proprio patrimonio storico e culturale. Si è trattato di un impegno complesso, una sorta di miracolo tenendo conto della situazione ereditata e delle tempistiche da rispettare, che ha richiesto determinazione e collaborazione a più livelli. L’obiettivo ora è completare gli allestimenti del museo e restituire alla città uno spazio vivo, inclusivo e multifunzionale».
Il progetto, del valore complessivo di 4,2 milioni di euro, è finanziato per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per la parte restante dal Comune di Riccione, attraverso fondi europei dedicati alla riqualificazione dei beni ambientali e culturali. La progettazione è firmata dalla società Politecnica – Building for Humans di Modena, con il coordinamento del settore Lavori pubblici del Comune.
L’ex fornace Piva si prepara così a diventare un nuovo centro culturale e didattico della città, un luogo rigenerato nel segno della memoria e dell’innovazione.