Un appello via Facebook per chiedere un aiuto: è quanto fatto da un cittadino riminese, sulla pagina Sos Rimini, per conto di Niculae, un senzatetto di origine rumena che è solito stazionare, come altre persone, in via IV Novembre, vicino al Mercato Coperto.
L’appello è rivolto in primis al sindaco Jamil Sadegholvaad e all’assessore Kristian Gianfreda: “Se mi potete dare una mano per fare una doccia e per trovare un alloggio comunale, tra poco inizia l’inverno e ho problemi di salute. Vi prego aiutatemi”, dice Niculae.
Il riminese che si è fatto portavoce di questo grido di disperazione racconta: “Ero in centro per fare delle commissioni, ho visto questo signore disteso e visibilmente dolorante. Mi sono avvicinato chiedendo se avesse avuto bisogno di aiuto”.
Il senzatetto, che parla l’italiano, ha riferito di sentire freddo e ha chiesto un tè caldo. “Ho cercato di fare il possibile per aiutare questa persona con così tanta dignità. Gli ho offerto dei soldi e non li ha voluti”.
Sui social l’appello ha ricevuto un centinaio di condivisioni: “In tanti mi hanno scritto anche in privato. E c’è chi si è offerto anche di trovargli un lavoro. Peccato solamente per i soliti commenti spregevoli, del tipo basta dargli un po’ di Tavernello ed è a posto”.
Messi da parte i soliti hater da social, il riminese fa un appello: “Rimini è una grande città, una città della cultura, degli eventi, del turismo. Però non dobbiamo essere insensibili di fronte al dolore e alla necessità di questa persone. Non giriamo lo sguardo dall’altra parte, per poi accorgersi di queste situazioni solo se c’è l’appello social. Ed è compito della politica, della maggioranza e dell’opposizione fare sinergia per trovare soluzioni a queste situazioni di criticità”.
Grido d’aiuto dalla strada, le parole dell’assessore Gianfreda
A proposito di interventi da parte del Comune, L’assessore Kristian Gianfreda conferma quello, puntuale, dell’unità di strada, personale formato per l’intervento a sostegno dei senzatetto, un progetto finanziato dal Comune di Rimini che registra la partecipazione di Croce Rossa, Papa Giovanni XXIII, Caritas e associazione Rumori Sinistri.
Niculae è un ragazzo conosciuto dalle associazioni che operano con l’unità di strada ed è uno dei circa 200 senzatetto – numero riportato dall’assessore – che ogni notte dormono all’addiaccio.
“Una situazione non facile, molti sono ragazzi che affrontano problemi importanti”, evidenzia Gianfreda.
In questi casi c’è una prima “fase di incontro e conoscenza in strada”, poi viene avviata “l’accoglienza di prima soglia”, di tipo transitorio, infine il terzo step: “Progetti personalizzati a lungo termine, laddove si intraveda un percorso di recupero. Un esempio è il progetto housing first, per dare un alloggio a persone e aiutarli nel reinserimento in società”.
Si tratta di “percorsi che durano anche anni”, in quanto le persone aiutate “hanno bisogno di sostegno nel corso del tempo”. Un’altra mano è fornita dalle cooperative, che possono dare un impiego a queste persone, completando il percorso di re-inserimento in società.
“Ci sono alcuni senzatetto affetti da problemi di dipendenza e in quel caso dobbiamo intervenire con gli strumenti sanitari, per avviare un percorso di recupero”, chiosa Gianfreda.
ric. gia.
Troppe persone preferiscono voltarsi per non vedere e per poter disprezzare…e’ facile parlare a pancia piena e al caldo ho.sempre cercato di aiutare gli altri sopratutto gli immigrati se posso dare un ulteriore contributo mi piacerebbe avere un riferimento