Rifiuti pericolosi a due passi dalle case: sale la protesta a Misano per il nuovo centro di smaltimento
L'attuale attività di bonifica amianto verrebbe convertito in un vero e proprio centro di smaltimento rifiuti

A Misano Adriatico cresce la preoccupazione di parte della cittadinanza per la nascita di un nuovo centro di trattamento di rifiuti pericolosi. Una ditta già operativa in zona artigianale, con attività di bonifica amianto, ha infatti presentato in Regione richiesta per avviare nel sito il centro per rifiuti pericolosi, con capacità di smaltimento pari a 10 tonnellate al giorno. Così se prima lo smaltimento avviene in altre località, così i rifiuti verrebbero lavorati direttamente e anzi i materiali arriverebbero dalle altre località.
A farsi portavoce della preoccupazione di alcuni residenti è l’imprenditrice locale Ambra Villa. “Ciò che desta maggiore indignazione – spiega – è il fatto che le abitazioni in zona artigianale esistano da prima della ditta e i residenti ora si trovano a dover fare i conti con la prospettiva di un pericoloso impianto di trattamento a pochi passi dalle loro case”.
I cittadini chiedono garanzie, a partire dal trattamento attuale dell’amianto, per poi proseguire con il progetto: “Dal documento presentato in Regione emerge che il nuovo impianto prevederebbe un’area di stoccaggio a cielo aperto, con trattamento dei materiali tramite una benna frantumatrice, aumentando notevolmente il rischio di dispersione di fibre di amianto nell’aria”.
Oltre alle proprie personali preoccupazioni, i residenti evidenziano che Misano, località turistica, non possa permettersi per immagine un impianto del genere: con danni quindi anche per tutti gli operatori economici.
L’imprenditrice annuncia una raccolta firme contro il progetto come prima iniziativa di protesta, ma nel contempo sollecita l’amministrazione comunale, accusata di aver adottato “una posizione attendista, scaricando la responsabilità sulla Regione”.
“Davvero il Comune non ha voce in capitolo?”, si domanda Villa, che chiosa: “La verità è che, se volesse, potrebbe farsi sentire con forza e rappresentare gli interessi della comunità. Invece, sembra che qualcuno voglia far passare tutto in sordina”.