Rimini accelera la transizione digitale: 72 imprese locali ricevono finanziamenti regionali

Oltre 58 milioni di euro in Emilia-Romagna per sostenere la digitalizzazione e l’innovazione di PMI, con un focus su tecnologie avanzate e sostenibilità ambientale

A cura di Redazione
29 luglio 2025 12:51
Rimini accelera la transizione digitale: 72 imprese locali ricevono finanziamenti regionali - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Sono 72 le piccole e medie imprese della provincia di Rimini che riceveranno contributi a fondo perduto grazie al Bando regionale per la transizione digitale delle imprese, finanziato con le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale Pr-Fesr 2021-27.

In tutta l’Emilia-Romagna sono state oltre 1.000 le realtà ammesse a finanziamento, per un totale di 58 milioni di euro stanziati. L’obiettivo è sostenere le imprese nel percorso di digitalizzazione dei processi produttivi e organizzativi, migliorandone flessibilità, sicurezza ed efficienza, e favorire allo stesso tempo innovazione, sostenibilità e nuovi modelli di business.

Ogni progetto ammesso riceverà un contributo pari al 40% delle spese considerate ammissibili, con la possibilità di salire al 47% in presenza di specifici requisiti, fino a un massimo di 90mila euro. Gli interventi devono avere un valore minimo di 20mila euro, ma la media delle domande approvate supera i 140mila euro, segno di un forte impegno delle imprese verso tecnologie avanzate come Internet of Things, big data, robotica, cloud, stampa 3D e cybersecurity.

A Rimini hanno partecipato numerose imprese del commercio, dell’artigianato e della filiera culturale e creativa, accanto a realtà più strutturate attive nel turismo, nella meccanica e nella logistica. Questo testimonia una crescente attenzione alla digitalizzazione in settori chiave per l’economia del territorio.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e il vicepresidente Vincenzo Colla hanno sottolineato come l’iniziativa rappresenti un’occasione per rafforzare la competitività delle filiere locali e sostenere la transizione ecologica attraverso la riduzione degli sprechi e l’adozione di processi produttivi più sostenibili.

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