Rimini Calcio, Petracca e Di Salvo non sono in città: ma c'è la volontà di proseguire
Intanto il raduno slitta al 21 luglio, salvo ulteriori cambiamenti

di Riccardo Giannini
Ancora una giornata calda sul fronte Rimini Calcio. In mattinata è arrivata altra liquidità, una somma consistente, ma che non è sufficiente, nella sua interezza, a pagare gli stipendi di giugno e ad avviare la macchina gestionale in vista della prossima stagione. L'intenzione della proprietà è però andare avanti, come è stato sottolineato nell'ultimo intervento pubblico, il comunicato in cui si annunciava un piano di interventi per risolvere le pendenze economiche. Riuscire ad arrivare a una soglia di flusso di cassa sufficiente per coprire i primi mesi della stagione è fondamentale: si potrebbe prendere tempo per poi trovare un socio o un partner che possa apportare altre iniezioni di liquidità alla Ds Sport Società Benefit. Certamente il pagamento degli stipendi entro il 1° agosto è un passo fondamentale per evitare una penalizzazione cospicua che praticamente renderebbe la salvezza nel prossimo campionato un'impresa quasi impossibile. Oggi (venerdì 11 luglio) i coniugi Petracca erano attesi in città per la seduta della Commissione consiliare sport sul tema Gaiofana, ma entrambi sono rimasti a Campobasso, inviando una delegazione tecnica all'appuntamento, suscitando le proteste dei tifosi presenti come spettatori e anche di qualche consigliere. L'argomento era appunto il centro sportivo della Gaiofana, tuttavia ci si aspettava anche qualche parola sul futuro del Rimini. Ma in effetti in questo momento non servono parole, quanto fatti. Iniezioni di liquidità. La proprietà ci sta provando, segno che non è intenzionata a mollare. In quest'estate sono stati comunque versati soldi, circa un milione e mezzo, tra iscrizione e pagamenti. Soldi che sarebbero persi, laddove fosse sventolata la bandiera bianca. La situazione rimane altamente critica. Intanto il ritiro della squadra è stato posticipato di qualche giorno, come riferito dal ds Di Battista. Per la precisione a lunedì 21 luglio, come confermato dal Grand Hotel di Riolo Terme, che ospiterà la squadra biancorossa e che abbiamo contattato poco fa. Ma non è da escludere un altro slittamento. Non preoccupa invece il ritardo accumulato, per questioni tecniche burocratiche legate al cantiere, per i lavori al centro sportivo della Gaiofana. A ottobre saranno pronti i campi sintetici, si procederà a un collaudo e a quel punto le porte della cittadella dello sport targata Responsibile saranno aperte, seppur in parte. Per i campi in erba sintetica bisognerà aspettare invece fine dicembre, la semina è in programma a settembre. Il cronoprogramma dettato dalle norme del Pnrr prevede come il termine del cantiere al 31 dicembre 2025, ma è possibile una proroga. Sul fronte Gaiofana in sostanza le nubi si diradano, non così per il Rimini Calcio. I consiglieri lo hanno sottolineato più volte questa mattina in sede di Commissione consiliare: "Ma a ottobre, chi ci va nei campi della Gaiofana?". Una domanda che non ha avuto risposte, perché purtroppo al momento una risposta certa non c'è. Anche se la Responsible sta facendo il possibile per evitare una nuova tragedia sportiva.