Rimini, cartelli affissi contro sfruttamento prostituzione e caporalato: "Chiamate, fatevi aiutare"

Al via la campagna di informazione e sensibilizzazione a supporto delle vittime della tratta di essere umani

A cura di Redazione
28 luglio 2025 14:00
Rimini, cartelli affissi contro sfruttamento prostituzione e caporalato: "Chiamate, fatevi aiutare" -
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È partita oggi (lunedì 28 luglio), con i primi cento manifesti affissi per Rimini, la campagna di informazione e sensibilizzazione #saveinvisiblepeople, progetto voluto dall’amministrazione comunale per accendere l’attenzione della cittadinanza sul tema della tratta di essere umani. L'iniziativa è stata pensata, spiegano da palazzo Garampi, "per parlare direttamente alle vittime di grave sfruttamento lavorativo e sessuale e che necessitano di un aiuto per trovare una via di uscita".

Il progetto, lanciato in concomitanza della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani che si celebra il 30 luglio, si traduce in due campagne di affissioni, dal 28 luglio al 6 agosto, la seconda dal 13 agosto al 23 agosto: manifesti che propongono messaggi semplici e diretti, di immediata leggibilità, rivolti a chi si prostituisce in strada e a chi è oggetto di sfruttamento lavorativo. "Per ognuno delle tre tipologie di manifesti si è scelto di inserire un’unica traduzione in lingua straniera, selezionata in base al target di riferimento delle vittime. Le persone vengono invitate a contattare il numero verde antitratta, un canale di accesso dedicato per segnalare situazioni di grave sfruttamento e ricevere assistenza, il primo passo che consente l’attivazione del sistema di tutela e protezione delle vittime", evidenzia l'amministrazione comunale.


 
La campagna #saveinvisiblepeople rientra nel progetto Oltre la Strada Rimini, declinazione territoriale dell’omonimo progetto regionale, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto, che si rivolge alle persone oggetto di grave sfruttamento sessuale, lavorativo e di qualunque altra forma di economia illegale, svolge un importante lavoro di emersione del fenomeno e di tutela delle vittime, con un sistema che prevede diverse forme di accoglienza e la messa in rete attraverso il numero verde antitratta delle segnalazioni.
 
Il progetto Oltre la Strada Rimini è affidato all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, in partenariato con Cidas Cooperativa Sociale, che ha realizzato un’azione sperimentale che ha permesso di entrare in contatto e supportare complessivamente 40 persone vittime o potenziali vittime di tratta e grave sfruttamento, di cui 14 uomini, 16 donne, 10 persone transessuali, di 18 diverse nazionalità. Le forme di sfruttamento prevalenti emerse sono: lo sfruttamento sessuale, in particolare tra donne e persone trans e lo sfruttamento lavorativo tra uomini. In parallelo, sono state svolte formazioni specifiche rivolte agli operatori che lavorano con i migranti, con l’obiettivo di potenziare il lavoro di rete tra varie progettualità e garantire una maggiore diffusione informativa all’interno delle strutture di accoglienza.
 
“Questa campagna di informazione parla direttamente alle persone più vulnerabili, alle vittime, attraverso il canale forse più immediato quello dei manifesti in cui ci si imbatte girando per la città – sottolinea l’assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda – Quello della tratta è un crimine orribile che tocca in maniera trasversale tutti i Paesi, siano essi di origine, di transito o di destinazione delle vittime, che si riflette sulla vita delle comunità locali, che hanno il dovere morale e umano di non voltarsi dall’altra parte. Oggi lanciamo la prima fase di questo nuovo progetto, attraverso il quale speriamo di poter diffondere le modalità di segnalazione delle possibili situazioni di grave sfruttamento e far così emergere un fenomeno silenzioso, subdolo, criminale e accendere una luce sulle persone invisibili”.  

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