Santarcangelo, futuro incerto per 32 lavoratori: il Comune incontra i dipendenti della Nuova Lac
Questa mattina, l'incontro del sindaco e dell'assessore al lavoro con le rappresentanze sindacali della Nuova Lac

Questa mattina, sabato 26 luglio, il sindaco Filippo Sacchetti e l’assessore alle attività economiche e al lavoro Luca Paganelli hanno incontrato in municipio le rappresentanze sindacali e alcuni dipendenti della Nuova Lac, una delle ultime fabbriche storiche di Santarcangelo, che hanno rappresentato la situazione di grande incertezza per il futuro di 32 dipendenti e altrettante famiglie.
“A giugno i referenti della proprietà hanno infatti annunciato la chiusura dell’attività di produzione al 31 luglio e solo l’insistenza dei sindacati e dei lavoratori hanno consentito di ottenere una prima minima conquista, l’accordo con il Ministero che ha portato a stipulare la cassa integrazione straordinaria per crisi con cessazione di attività. Strumento garantito fino a fine anno con possibilità di rinnovo fino a luglio 2026. E di fissare un appuntamento con il Centro per l’Impiego per l’assegnazione dell’assegno di ricollocazione."
"Chiusura totale invece sulle ipotesi di un possibile rilancio proprio attraverso gli ammortizzatori, tanto che - hanno riferito i dipendenti - è già iniziata la smobilitazione di parte delle attrezzature” rivelano i due amministratori.
“Quest’ultimo è uno scenario che vogliamo contrastare con tutti gli strumenti a nostra disposizione: la Nuova Lac è un pezzo di storia di Santarcangelo, un’eccellenza che nel momenti di maggiore floridità ha avuto quasi 150 occupati e nella quale hanno lavorato tantissimi santarcangiolesi. Lavanderie di qualità per l’alta moda come la Nuova Lac non se ne trovano nell’arco di almeno 100 chilometri e la chiusura sarebbe uno tsunami per i lavoratori, costretti nel caso a cambiare vita o lavoro. Per gran parte di loro a 50 anni.
Per comprendere meglio la questione e questo atteggiamento di chiusura invitiamo innanzitutto la proprietà a un incontro in Comune per valutare insieme la complessità della situazione e se ci sono possibilità di un rilancio o comunque l’esistenza di possibili acquirenti.
Metteremo inoltre a disposizione tutto quanto è nelle facoltà dell’Amministrazione pubblica degli enti sovraordinati, come la costituzione di una rete locale e un tavolo regionale, ribadendo fin da subito che l’unica via è il dialogo un percorso comune a garanzia dei lavoratori e che contrasteremo ogni ipotesi speculativa” chiosano Sacchetti e Paganelli.