Rimini, con Braglia confermata la difesa a 3? Come potrebbe giocare la formazione biancorossa
Mese di "fuoco" sul mercato per il ds Nember: senza ulteriori cessioni, ci sono 8-9 acquisti da fare, servono soprattutto giocatori Under

di Riccardo Giannini
Piero Braglia da ieri (mercoledì 6 agosto) è il nuovo allenatore del Rimini. Una scelta importante del ds Nember e della società, per spazzare i dubbi dopo il dietrofront di Francesco Baldini. Braglia ha esperienza, carattere, è un allenatore vincente in categoria. Ma questo non deve distogliere l'attenzione dai tifosi sulla prima necessità del Rimini, quella di recuperare i punti di penalizzazione che riceverà per il ritardato pagamento degli stipendi di maggio (e per la recidiva). Poi si vedrà strada facendo: l'Arezzo è favorito, la Torres c'è sempre, l'Ascoli avrà voglia di rivalsa e il Ravenna si candida a rivelazione, il Perugia mette in campo blasone e un anno di crescita per i suoi giovani, la Juve Next Gen sarà mina vagante, stile Atalanta Under 23 dello scorso anno nel girone A, per il resto si navigherà un po' tutti a vista, compresa la Ternana. Quest'anno il girone B di Serie C sembra infatti più vicino alla D che alla B, non solo per la presenza di tante neopromosse.
Ma come giocherà il Rimini di Braglia? Il tecnico dovrebbe proseguire sulla scia di Buscè e schierare la difesa a tre, al momento formata da Megelaitis e da due tra Bellodi, De Vitis e Lepri, in attesa del recupero di Gorelli. A centrocampo sulle fasce Longobardi e Falbo, al centro Langella e uno tra Fiorini e Piccoli. Al momento, anche senza rinforzi, i reparti di difesa e di centrocampo garantiscono un campionato in zona playoff e non di retroguardia. Stesso discorso anche per l'attacco, anche se per questo reparto c'è più da lavorare: lo scorso anno a Campobasso Braglia schierava due centravanti, Di Stefano e Di Nardo, entrambi propensi ad allargarsi in fascia, e Riccardo Forte che occupava l'out mancino. In rosa ci sono Parigi e Ubaldi, entrambi sono soliti a svariare molto sul fronte offensivo e dovrebbero agevolmente adattarsi alle richieste di mister Braglia. Jallow è un talento da costruire, Marco Garetto, infine, potrebbe a sua volta far parte del tridente offensivo (lo scorso anno ha operato come mezzala destra e come trequartista decentrato a sinistra). Naturalmente parliamo dei giocatori attualmente sotto contratto, con l'urgenza rappresentata dall'acquisto di un portiere: Vitali è infortunato, l'arrivo di Russo dal Sassuolo pare sia stato bloccato. Per ciò che concerne gli acquisti, senza altre cessioni dopo quelle di Colombi e Lombardi (Semeraro e Cernigoi si sono svincolati), servirebbero due difensori, due esterni, due centrocampisti e due attaccanti, di questi 2 giocatori di categoria e sei Under. Sul fronte uscite, la nuova società non vorrebbe privarsi né di Langella, né di Parigi. Per Megelaitis si vedrà.