Rimini e Santarcangelo ospitano il convegno della Società di Studi Romagnoli
Omaggio a Antonio Paolucci e al fondatore Augusto Campana nel trentennale della sua scomparsa, tra ricerca e tutela del territorio


Da 76 anni la Società di Studi Romagnoli approfondisce la conoscenza del territorio attraverso ricerca, studi su città, territorio e protagonisti ignoti, ignorati o riscoperti.
La prossima assise si svolgerà fra Rimini e Santarcangelo il 3 e 4 ottobre, anche per valorizzare il legame con due storiche realtà urbane, nel trentennale dalla morte di Augusto Campana, fondatore della Società e sua guida per lunghi anni, maestro impareggiabile di studiosi e ricercatori, figura intellettuale che ha varcato i confini della sua amata Romagna fino a raggiungere vette di fama ed erudizione.
Il Convegno non mancherà di ricordare un illustre riminese, Antonio Paolucci, scomparso lo scorso anno ed eminente storico dell’Arte che ha coniugato ricerca e tutela, ricoprendo ruoli di elevato prestigio guidando Soprintendenze (fra le quali la fiorentina), il Ministero dei Beni Culturali e i Musei Vaticani. Il programma presenta ventitré relatori ed è consultabile sul sito www.societastudiromagnoli.it

L’appuntamento si avvierà venerdì 3 ottobre a Palazzo Buonadrata, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, e si concluderà sabato 4 ottobre alla Biblioteca Baldini di Santarcangelo.
«Grazie a Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, alla Fondazione Focus di Santarcangelo che insieme al Comune clementino e alla Biblioteca Baldini hanno offerto una preziosa ospitalità – commenta Alessia Morigi, presidente della Società di Studi Romagnoli – le città saranno la cornice di due giornate di approfondimento che metteranno al centro luoghi, personaggi e figure storiche dei territori romagnoli. Da 76 anni la nostra mission è invariata: indagare e studiare un territorio ricchissimo di storia, arte e cultura qual è la Romagna, alla quale abbiamo dedicato duecento volumi di studi e ricerche».