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Rimini, emergenza Vigili del Fuoco: il deficit di organico rischia di aggravarsi

La carenza di Vigili del Fuoco nella provincia di Rimini rischia di aggravarsi: Sadegholvaad raccoglie appello dei sindacati

A cura di Redazione
02 maggio 2025 14:10
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Il problema della carenza d’organico dei Vigili del Fuoco sul territorio provinciale potrebbe aggravarsi. Le cause sono l’imminente procedura di mobilità a livello nazionale e la mancata assegnazione di pompieri neoassunti. Al momento l’organico è già sottodimensionato: in servizio ci sono 145 unità invece di 171 (una carenza del 15,2%), ma un po’ tutti i ruoli soffrono di un deficit numerico. Si passa dal 30% di carenza dei Capi squadra (56 unità invece che 80) e il 66,67% di carenza nel ruolo di ispettori informatici (uno invece dei tre previsti).

Questi numeri, hanno evidenziato i sindacati, non tengono conto della presenza in organico di almeno 10 colleghi che svolgono servizi collegati al soccorso senza essere più operativi a causa di sopravvenute patologie e di diverse unità di personale al momento in aspettativa o in malattia “lunga”.

Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad raccoglie la sollecitazione dei sindacati: “Mi auguro– dice – che vi sia sensibilità ad ascoltare prioritamente le richieste di implementazione degli organici dei Vigili del Fuoco”.

“Siamo purtroppo abituati all’orecchio da mercante da parte di Roma e di qualsiasi Governo sul fronte degli organici di Polizia ma se anche stavolta la risposta fosse il silenzio, con la convinzione che comunque sia ancora una volta l’abnegazione e l’attaccamento al proprio lavoro da parte delle donne e degli uomini di stanza sul territorio a coprire le assenze altrui, noi non staremmo zitti”, chiosa il primo cittadino.

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