La protesta: "Negata a Rimini commemorazione delle vittime israeliane del 7 ottobre"
"Non ci sono morti di serie A e morti di serie B", attaccano i Liberal Democratici di Rimini


Il partito Liberal Democratico di Rimini protesta per la mancata autorizzazione alla commemorazione delle vittime israeliane del 7 ottobre 2023: "Oggi - scrivono in una nota gli esponenti Liberal Democratici - ricorre l’anniversario del tragico attacco terroristico perpetrato da Hamas contro civili israeliani e non, che provocò la morte di 1.200 persone innocenti e il rapimento di circa 250 individui, alcuni dei quali risultano ancora oggi ostaggio dei terroristi, vivi o deceduti".
Così, sia per ricordare le vittime sia per chiedere il rilascio degli ostaggi, "un gruppo di cittadini riminesi, tra cui esponenti della società civile e rappresentanti di forze politiche, aveva programmato una breve e pacifica commemorazione presso l’Arena Francesca da Rimini, adiacente al Castello Malatestiano. Un momento sobrio e privo di qualsiasi carattere di protesta o corteo: solo raccoglimento, memoria e rispetto per chi non c’è più".
La commemorazione non è stata però autorizzata "perché non era possibile garantire la nostra sicurezza".
I Liberal democratici contestano la decisione: "Una scelta che consideriamo grave e dolorosa, ancor più se pensiamo che nelle stesse ore, la città ospita un corteo dal titolo L’empatia salverà il mondo e le motivazioni: Stop al genocidio a Gaza, Riconoscimento dello Stato di Palestina, Fine della complicità italiana nella vendita di armi, Diritti umani e diritto internazionale garantito, senza alcun riferimento alla strage del 7 ottobre, alle 1.200 vite spezzate e ai 250 rapiti ma solo colori: nero, rosso, bianco e verde". È paradossale e inaccettabile che, proprio nel giorno in cui si ricordano le vittime del più grave attacco terroristico contro ebrei dalla Shoah, non si riesca a garantire la sicurezza a una commemorazione silenziosa, mentre si è consentito un corteo".
"Tutti i civili innocenti morti in questo conflitto. israeliani e palestinesi. hanno la stessa dignità e meritano di essere ricordati: non ci sono morti di serie A e morti di serie B", evidenziano, aggiungendo che "Impedire iniziative pacifiche di memoria per le vittime di terrorismo e per la liberazione degli ostaggi rappresenti un vulnus inaccettabile ai principi democratici del nostro Paese. Il diritto di riunirsi pacificamente e di manifestare liberamente il proprio pensiero è garantito dagli articoli 17 e 21 della Costituzione italiana e non può essere sacrificato".
Dai Liberal Democratici parte la richiesta alle istituzioni locali e nazionali affinché "si assumano la responsabilità di garantire il diritto alla memoria e alla sicurezza di tutti i cittadini" e affinché "il ricordo delle vittime innocenti non sia mai ostaggio di tensioni politiche".