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Rimini, l'Ausl promuove riorganizzazione auto mediche: "tempi di intervento ottimali"

Presentata a Rimini Terme la nuova postazione dell'auto medica: "Tempi di intervento migliorati

A cura di Redazione
05 dicembre 2024 16:24
Rimini, l'Ausl promuove riorganizzazione auto mediche: "tempi di intervento ottimali" -
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È stata presentata questa mattina (giovedì 5 dicembre) la postazione dell’auto medica a Rimini Terme (operativa dal 16 settembre) con cui dall’Ausl della Romagna è stata data piena attuazione al piano approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria sulla riorganizzazione delle postazioni delle auto mediche. Un’occasione anche per tracciare un bilancio dell’attività della relativa unità operativa.

Erano presenti tra gli altri il dg dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori e i rappresentanti delle amministrazioni comunali: Daniela Angelini, sindaca di Riccione e presidente del Comitato di Distretto di Riccione, Michela Bertuccioli, sindaca di San Giovanni in Marignano e vice presidente del Comitato di Distretto di Riccione, Kristian Gianfreda, assessore alla sanità del Comune di Rimini e presidente del Comitato di Distretto di Rimini, Franca Foronchi, sindaca di Cattolica, Maria Elena Malpassi, vice sindaca di Misano con delega permanente al tavolo del Distretto socio-sanitario.

A fare gli onori di casa Ivan Gambaccini e Massimo Ricci, rispettivamente Amministratore Unico e Direttore di Rimini Terme.

Carradori, nel suo intervento, ha sottolineato: “In relazione ai tempi di intervento il Report Agenas, pubblicato la settimana scorsa, evidenzia come siamo tra le aziende sanitarie più performanti: abbiamo un mezzo di soccorso avanzato (automediche e ambulanze) ogni 22-23 mila abitanti rispetto ad uno ogni 60mila previsto dal livello ministeriale, quindi una dotazione molto più elevata degli standard, anche in relazione delle caratteristiche oro-geografiche del territorio, che va dal mare fino alla collina, e delle grandi variabilità che abbiamo nelle persone presenti sul territorio nelle varie stagioni”.

“Il sistema di soccorso pre-ospedaliero Romagna assicura tempi di intervento ottimali, inferiori agli standard nazionali e l’arrivo in tutti i casi di personale sanitario che opera sulla base delle linee-guida e con competenze idonee a mettere in atto i trattamenti di emergenza. Per quel che riguarda il primo mezzo di soccorso che interviene, lo standard che il Ministero valuta per il livello essenziale di assistenza, in più del 75% dei casi siamo infatti a 15 minuti dalla prima chiamata all’arrivo sul posto contro i 18 richiesti dagli standard ministeriali”, ha aggiunto Maurizio Menarini, Direttore UOC Centrale Operativa 118 ed Emergenza Territoriale Romagna.

“Ancor più nel dettaglio– ha proseguito – nel 90% dei casi siamo a 18 minuti, il che significa che abbiamo una flotta di mezzi e una sua distribuzione sufficiente per garantire questo livello. Il punto di forza del sistema è rappresentato dalla possibilità che gli infermieri hanno di operare con specifici protocolli di intervento e di mettere in atto le procedure e le tecniche di emergenza. In più le automediche consentono di medicalizzare gli interventi di maggiore criticità, che rappresentano una percentuale non superiore al 3% di tutti i casi gestiti dai servizi di soccorso 118″.

“I dati di attività dimostrano che anche dopo la rimodulazione del numero delle automediche non si sono registrate variazioni degli esiti clinici dei pazienti”, ha sottolineato, rispondendo alle critiche pervenute in passato per le scelte della direzione di Ausl Romagna.

“Una gestione dinamica delle automediche così come la revisione delle postazioni di partenza delle stesse consentono l’utilizzo ottimale di questi mezzi. Ad esempio dal mese di novembre abbiamo reso più dinamico il sistema di allertamento, ovvero in alcune situazioni che non richiedono subito una medicalizzazione è stata inserita un’indicazione operativa per cui l’automedica si avvicina al luogo dell’intervento in modo da ridurre poi il tempo dell’arrivo a destinazione se gli operatori del primo mezzo dovessero avere bisogno“, ha spiegato.

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