Rimini: marito e moglie arrestati per spaccio. Lui indagato anche per la morte di un uomo

Nella notte tra il 24 e il 25 luglio, il tunisino è stato monitorato e arrestato

A cura di Redazione
26 luglio 2025 10:28
Rimini: marito e moglie arrestati per spaccio. Lui indagato anche per la morte di un uomo -
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Nella notte del 25 luglio, la Polizia di Stato ha arrestato due coniugi per spaccio di sostanze stupefacenti, trovati in possesso di oltre 100 grammi di eroina.

L’indagine nasce da accertamenti effettuati nell’ambito del procedimento penale avviato presso la Procura della Repubblica di Rimini, a seguito del decesso di un uomo avvenuto il 22 marzo a Rimini. In quell’occasione era emerso il coinvolgimento di un cittadino tunisino di 30 anni, che aveva avuto contatti telefonici finalizzati alla cessione di droga con la vittima. Tali elementi avevano portato all’emissione di un decreto di perquisizione personale e locale.

Nei giorni precedenti, gli investigatori avevano svolto vari servizi di osservazione, confermando che l’uomo vendeva stupefacenti. Durante la notte tra il 24 e il 25 luglio, il tunisino è stato quindi monitorato per verificare i suoi movimenti e procedere alla perquisizione.

Dopo diverse soste in auto, lui e la moglie – una donna italiana di 30 anni – sono stati notati mentre sembravano preparare dosi di droga. I due sono stati fermati e, nascosti in un cilindro sotto il cambio dell’auto, sono stati trovati 12 involucri contenenti circa 20 grammi di eroina.

Nella loro abitazione, in provincia di Pesaro Urbino, sono stati sequestrati oltre 100 grammi di eroina, alcune dosi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e 1.800 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Entrambi sono stati arrestati in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti e condotti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, rispettivamente presso le Case Circondariali di Rimini e Forlì-Cesena.

Il cittadino tunisino è inoltre indagato per la cessione di sostanze stupefacenti e per il reato di morte come conseguenza di altro delitto, in relazione al decesso del 22 marzo. 

Il 22 marzo, il corpo senza vita di un 55enne residente a Napoli era stato trovato in una camera d'hotel a Rimini. L'albergatore non vedendolo da due giorni aveva chiamato la polizia di Stato. Quando avevano aperto la porta della stanza, il 55enne era già deceduto e la morte probabilmente risaliva ad almeno 12 ore prima. Sul comodino erano stati rinvenuti alcuni farmaci e una bustina con tracce di eroina. 

Il tunisino è ritenuto lo spacciatore che in marzo ha venduto l'ultima dose al 55enne che stava tentato di disintossicarsi in una comunità del Veneto. La vittima era appena arrivata a Rimini dopo un percorso di disintossicazione. Nel suo telefono gli investigatori della Mobile hanno trovato il numero del tunisino per cui l'ipotesi è che l'abbia incontrato per l'acquisto di droga.    

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