Rimini, negli ultimi 18 mesi scoperti 43 evasori totali. Bonus edilizi: frodi per 2,2 milioni
Oltre 5 mila controlli e 600 indagini tra evasione fiscale, frodi, lavoro nero e riciclaggio: la Guardia di Finanza di Rimini intensifica i controlli

Nel 2024 e nei primi cinque mesi del 2025, la Guardia di Finanza di Rimini ha eseguito oltre 5 mila interventi ispettivi e oltre 600 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese.
Le attività ispettive hanno consentito di individuare 43 evasori totali, completamente sconosciuti al fisco, e 247 lavoratori in “nero” o irregolari, dei quali 120 completamente in “nero”.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 94, di cui 6 tratti in arresto e il valore dei beni sequestrati costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 30 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a circa 19 milioni. Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolati in materia edilizia ed energetici, svolte anche in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, hanno permesso di accertare frodi per circa 2,2 milioni di euro. 12 sono stati gli interventi in materia di accise e 8 i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza. I controlli contro il gioco illegale hanno invece portato alla verbalizzazione di 15 soggetti.
Da segnalare anche i 61 interventi in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.

Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria, penale e contabile, sono state eseguite 15 indagini in tema di spesa pubblica al cui esito sono stati 2 i soggetti segnalati alla Corte dei conti, con l’accertamento di danni erariali per oltre 280 mila euro. In tema di appalti, sono state monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per 14 milioni di euro. Infine tre le persone denunciate per peculato.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio, anche attraverso l’investigazione di 287 flussi finanziari sospetti generati dagli operatori del sistema di prevenzione antiriciclaggio, sono stati eseguiti 7 interventi, che hanno portato alla denuncia di 7 persone.
In materia di reati societari sono stati denunciati 55 soggetti, mentre con riferimento alla condotta di usura è stato denunciata una persona e confiscati beni per oltre 343 mila euro.
In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa, i beni sequestrati ammontano a oltre 17 milioni di euro. Nell’ambito del contrasto al crimine organizzato, finalizzato anche all’individuazione di fittizie intestazioni di beni, sono state concluse 14 indagini. Le connesse investigazioni patrimoniali hanno portato all’applicazione di provvedimenti di sequestro, confisca e amministrazione giudiziaria per un valore di circa 58 milioni di euro.
Sono stati eseguiti, poi, 278 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal Prefetto riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 56 interventi, denunciati 20 soggetti e segnalati ai fini amministrativi 29 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 414 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.