Rimini, Pd spaccato sui balneari: “No agli indennizzi, difendere l’interesse pubblico”
Militanti dem contestano il governatore dell’Emilia-Romagna dopo le aperture sui risarcimenti


Sessantaquattro iscritti e militanti del Partito Democratico di Rimini hanno firmato una lettera indirizzata al segretario regionale Luigi Tosiani per contestare le dichiarazioni del governatore Michele De Pascale. Al Ttg di Rimini, De Pascale si era detto favorevole a indennizzare i concessionari balneari che dovessero perdere le concessioni a seguito delle gare pubbliche previste dalla direttiva europea Bolkestein.
I firmatari, tra cui l’ex assessore regionale Maurizio Melucci, parlano di “posizione grave e sbagliata”, ricordando che la normativa europea impone la messa a bando delle concessioni e vieta gli indennizzi, che altererebbero la concorrenza. Citano anche il Codice della Navigazione, secondo cui “alla scadenza della concessione, i beni restano allo Stato senza diritto ad alcun indennizzo”.
Il gruppo dem riminese accusa il centrodestra di aver alimentato false aspettative tra i balneari e chiede al Pd “modernità e coerenza”, rifiutando l’idea di usare i canoni demaniali – già insufficienti per la difesa della costa – per risarcire i concessionari. “Sarebbe premiare il privilegio, non il merito”, scrivono, sollecitando gare trasparenti, tutela della concorrenza e spazio per piccole imprese innovative.