Rimini Rete Donna avvia il secondo ciclo formativo contro la violenza di genere
Un percorso di crescita e consapevolezza per formare operatrici capaci di accogliere, ascoltare e accompagnare le donne in difficoltà
Dopo il successo del primo ciclo formativo svolto lo scorso anno, è ripartito con grande partecipazione ed emozione il secondo ciclo di incontri promossi da Rimini Rete Donna, l’associazione impegnata nel contrasto a ogni forma di violenza sulle donne, nel sostegno ai percorsi di autonomia e nella promozione di una cultura fondata sul rispetto, sull’ascolto e sull’autodeterminazione femminile.
Una rete, spiegano dall'associazione, che si fonda "sulla convinzione che accogliere significhi non solo ascoltare, ma accompagnare e orientare, trasformando la fragilità in possibilità e il dolore in un nuovo inizio".
La presidente Olimpia Di Donato ha ribadito che "la formazione non sia soltanto trasmissione di competenze, ma costruzione di consapevolezza e responsabilità sociale: l’obiettivo è preparare operatrici capaci di accogliere con empatia, leggere i contesti di vulnerabilità, riconoscere i segnali nascosti e accompagnare le donne in un cammino di uscita dalla violenza: emotiva, psicologica, economica o relazionale".
Il corso rappresenta dunque "un percorso di crescita personale e collettiva, in cui ogni partecipante porta la propria storia per trasformarla in strumento di aiuto e vicinanza concreta".
Sabato 1° novembre, dalle ore 9.00 alle 12.00, il cammino formativo entrerà ulteriormente nel vivo con l’intervento di Marco Antonio Pirrone, sociologo e docente universitario dell’Università di Palermo, studioso della violenza simbolica: quella forma di dominio sottile e interiorizzata che agisce attraverso linguaggi, stereotipi e dinamiche culturali, condizionando la percezione di sé e limitando la libertà delle donne in modo silenzioso ma profondo.
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