Rimini Sud, investimenti per 120 milioni: tra recupero delle colonie e ipotesi di un nuovo Palas

Il sindaco Sadegholvaad frena sul Palacongressi da 10mila posti proposto dai comitati: servirebbero 200 milioni. Via libera invece al rilancio delle colonie grazie a capitali privati e condhotel

A cura di Glauco Valentini Redazione
11 dicembre 2025 19:26
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Nella zona di Rimini Sud, tra Bellariva e Miramare, avanzano investimenti per circa 120 milioni di euro, oltre ai 15 milioni già stanziati dal Comune. Le risorse riguardano i nuovi lungomari, il Belvedere, il sistema fognario del Psbo e la rigenerazione dell’ex colonia Enel. Parallelamente cresce l’interesse per il recupero delle storiche colonie, anche grazie alla possibilità di trasformarle in condhotel attraverso partnership pubblico-private.

Nel corso di un punto stampa, il sindaco Jamil Sadegholvaad ha commentato la proposta dei comitati di Miramare per rifunzionalizzare la colonia Novarese e realizzare un nuovo Palacongressi da 10mila posti. Un progetto giudicato “suggestivo” ma difficilmente attuabile, poiché richiederebbe un investimento stimato in almeno 200 milioni di euro, cifra fuori portata sia per il Comune sia per IEG, che pur valutando un secondo Palas non opera nel settore dello sviluppo immobiliare ed è già impegnata con oltre 110 milioni tra ampliamento della Fiera e completamento del Palacongressi esistente.

Ieg, respinta l’ipotesi di una sinergia con Riccione, avrebbe bisogno di una struttura da circa mille posti per un investimento molto più contenuto, intorno ai 20 milioni. Nonostante le difficoltà, Sadegholvaad non esclude a priori la possibilità di un nuovo Palas sulla zona mare, ma solo coinvolgendo investitori privati.

Il Comune punta infatti a valorizzare Rimini Sud attraverso il recupero delle colonie: dalla riacquisizione della Novarese per 4,5 milioni, al lavoro sul diritto di superficie della Murri, fino alla trasformazione dell’ex colonia Enel in una piazza sul mare. Interventi che potrebbero attirare capitali privati, come già avvenuto in Toscana o con recenti operazioni a Riccione. La variante al Rue per favorire i condhotel va in questa direzione, perché – conclude il sindaco – “il recupero delle colonie è possibile solo con capitali privati e un adeguato ritorno economico”.

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