Rimini, tifosi "rumoreggiano" per il mercato. La presidente: "Faremo squadra competitiva"
Rimini, tifosi chiedono accelerazione sul mercato. Replica la presidente Di Salvo che manda un messaggio tra le righe anche a Morra


I tifosi del Rimini non hanno preso bene le prime mosse di mercato della squadra biancorossa. Gli addii di Gigli e Delcarro, che avevano un feeling speciale con la tifoseria, le cessioni di Pietrangeli e Lamesta hanno portato malumore. In entrata il mercato sembra non decollare: l’unico acquisto è stato Bellodi.
È giusto usare il condizionale perché il Rimini, come tutte le società professionistiche, sta lavorando per allestire la rosa a disposizione di mister Buscé. I tempi non sono rapidi perché nel mercato vige sempre l’effetto domino: prima le operazioni alle categorie superiori e poi i movimenti in quelle inferiori. Gli Under spesso sono valutati nei primi giorni di ritiro e poi aggregati o ceduti. Dinamiche storicamente chiare. Gli acquisti arriveranno e sarà poi il campo a promuovere o a bocciare il lavoro dell’area tecnica; nel contempo, pur comprendendo le ansie dei tifosi, è normale che al 9 luglio il calciomercato in C non sia ancora “esploso”.
A puntualizzare quello che è ovvio è la presidente Di Salvo, con un’articolata lettera aperta in cui si ribadisce la volontà di far parlare i fatti, come attestato dai passi avanti sulle strutture, il centro sportivo della Gaiofana e la riqualificazione dello stadio Neri. Il Rimini farà una squadra competitiva per raggiungere l’obiettivo: i playoff, migliorando la posizione di un anno fa.
“I nostri sostenitori possono e devono aspettarsi da noi una squadra assolutamente competitiva. Non siamo per i proclami ma le nostre ambizioni sportive sono serie e importanti. Gli sforzi economici, anche elevati, da soli non sono garanzia di vittoria: serve anche molto altro“, rileva la presidente.
“A lungo andare – precisa – sono l’ambiente, la società, le strutture, le dinamiche di gruppo e il percorso di maturazione che nell’insieme portano al successo”.
Per ciò che concerne le cessioni, è chiara la volontà dei giocatori – Lamesta e Pietrangeli – di lasciare Rimini per altre piazze: “A Rimini abbiamo un futuro da raggiungere: vogliamo persone convinte prima di tutto”. Un messaggio anche a Claudio Morra, che la società vuole trattenere, con contratto allungato di un anno e adeguamento dell’ingaggio: “Gran parte dei nostri tesserati ha trovato a Rimini le condizioni giuste per esprimersi al meglio: quando motivazione e interesse comune combaciano, c’è la nostra disponibilità a prolungare ulteriormente la loro appartenenza ai nostri colori”.
La palla passa dunque al giocatore.
La presidente torna anche sulle polemiche per il restyling del logo societario: “Tutti noi abbiamo un profondo rispetto verso i nostri sostenitori e i nostri colori. Non è nostra intenzione mancare di rispetto a nessuno, come già detto ci dispiace molto e come promesso, lavoreremo insieme per realizzare il nuovo simbolo”.
Intanto la terza maglia “sarà un segno di affetto a tutta la tifoseria che abbiamo preparato da mesi e mi auguro sia apprezzato a prescindere dalla questione del simbolo sulla quale pensiamo di aver chiarito. Accettiamo tutte le vostre critiche, ma vi chiediamo un atto di fiducia e di continuare a sostenerci per il bene del Rimini Football Club perché come già detto per raggiungere risultati importanti serve tanto anche fuori dal campo”.
“La fiducia che vi chiediamo è indispensabile per portare avanti i progetti che permetteranno al nostro Club di fare il salto di qualità auspicato da tutta la città”, chiosa la n.1 di piazzale del Popolo.
ric. gia.