Rimini, uccisa con 51 coltellate: respinta la richiesta di perizia psichiatrica per Vultaggio
La Corte d’Assise di Rimini respinge la richiesta di un ulteriore esame psichiatrico per Simone Benedetto Vultaggio


Simone Benedetto Vultaggio, il 48enne di Rimini, che ha ucciso la sua compagna e madre del suo figlio, Cristina Peroni, 33 anni, con 51 coltellate e numerosi colpi di mattarello il 25 giugno 2022, non sarà sottoposto a un ulteriore esame psichiatrico. La Corte d’Assise di Rimini ha respinto la richiesta, ritenendo non necessario un ulteriore accertamento sulla capacità di intendere e volere dell’imputato. Secondo l’esperto del pubblico ministero, Vultaggio era in possesso delle sue piene facoltà mentali al momento del delitto, mentre secondo l’esperto della difesa, soffriva di un grave disturbo mentale.
Suor Gabriella Mazzoni, una religiosa del carcere dei Casetti di Rimini dove è detenuto Vultaggio, ha testimoniato in tribunale del pentimento dell’assassino, che continua a non ricordare il momento esatto dell’aggressione. Durante i loro incontri periodici, Vultaggio ha mostrato tutta la sua disperazione per l’atto folle commesso e per aver reso orfano il suo figlio di 2 anni, ora affidato alla madre della vittima. “Quel giorno – ha dichiarato suor Gabriella – è come se fossero morti entrambi”. La prossima udienza è stata fissata per il 13 novembre.