Rimini, un anno di investimenti e progetti dalla Regione Emilia-Romagna
La ricetta de Pascale tra ricostruzione e welfare
Rimini si conferma protagonista delle politiche regionali della Giunta guidata da Michele de Pascale, che nel primo anno di legislatura ha puntato su sanità, sicurezza del territorio, servizi sociali e sviluppo economico.
Sul fronte sanitario, la città e la provincia vedono rafforzati i servizi di prossimità, con nuovi presidi, telemedicina e cure domiciliari. Ampliati anche gli screening oncologici e potenziati i servizi per la salute mentale, le dipendenze e le fragilità. Accanto alla sanità, la Regione investe sulle famiglie: aumentano i posti nei nidi e si sostengono economicamente genitori e giovani in difficoltà.
Un’attenzione particolare è riservata al diritto alla casa. A Rimini, la nuova legge sugli affitti brevi cerca di bilanciare esigenze turistiche e residenti, mentre 300 milioni di euro vengono destinati a ristrutturare alloggi pubblici e realizzarne di nuovi, insieme a sostegni per l’housing sociale.
La sicurezza del territorio resta una priorità. La città è coinvolta nei cantieri per la messa in sicurezza di fiumi, argini e litorale, con interventi che rientrano nella ricostruzione post-alluvioni del 2023-2024. Fondi regionali anticipati dal 2026 garantiranno manutenzione straordinaria e opere preventive.
Rimini beneficia anche degli investimenti su lavoro, formazione e digitale: sostegno alle imprese locali, start-up e filiere tecnologiche, nuovi tralicci per la copertura mobile, Wi-Fi pubblico e connessione in fibra nelle scuole. La città è inoltre al centro della promozione turistica nazionale e internazionale, con collegamenti ferroviari e aerei potenziati e investimenti su impiantistica sportiva e turismo green.
Cultura, ambiente e sicurezza completano il quadro: teatri, festival e live club sono sostenuti economicamente, mentre la tutela delle aree protette e la raccolta differenziata si rafforzano. Sul fronte sociale, nuovi centri antiviolenza e progetti di riuso dei beni confiscati alle mafie rafforzano coesione e sicurezza urbana.
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