Rimini vince il Bando “Strategia Fotografia 2025”: 116.000 euro per l'archivio Bove, che documenta gli ultimi 50 anni della città

Salvato un patrimonio di oltre 350.000 immagini

A cura di Michela Alessi Redazione
10 novembre 2025 13:34
Rimini vince il Bando “Strategia Fotografia 2025”: 116.000 euro per l'archivio Bove, che documenta gli ultimi 50 anni della città -
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Un risultato di grande rilievo per il patrimonio fotografico della città di Rimini: il Comune è risultato vincitore della selezione pubblica "Strategia Fotografia 2025", promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Il progetto, intitolato "L’archivio fotografico di Pasquale Bove: la Rimini di fine ‘900 tra cronaca e immaginario", si è aggiudicato un finanziamento di 116.000 euro che permetterà l'acquisizione, la conservazione, la digitalizzazione e la valorizzazione dell'archivio fotografico di Pasquale Bove, un fondo di grande valore che documenta oltre quarant'anni di storia locale e nazionale.

 

Un patrimonio di oltre 350.000 immagini

L'archivio, che andrà a consolidare le collezioni fotografiche comunali conservate dalla Biblioteca Gambalunga, è composto da oltre 350.000 immagini, tra cui circa 337.000 negativi su pellicola, 20.000 positivi su carta e un'ampia raccolta di file digitali nativi. L’obiettivo principale è salvare dalla dispersione e consegnare all'uso pubblico questa vasta testimonianza visiva della città, in un periodo che ha fortemente segnato l'immaginario nazionale, dagli anni '80 ai primi anni 2000. Pasquale Bove, fotoreporter attivo a Rimini fin dai primi anni '80, ha collaborato con le principali testate cittadine, l'ANSA e testate internazionali come il «New York Times» e il tedesco «Bild». Bove è inoltre autore del volume fotografico Italy&Italy e ha esposto le sue opere al prestigioso MoMA di New York. Il suo archivio si distingue per l'approccio inclusivo, documentando una vasta gamma di soggetti: dalla cronaca nera ai grandi eventi politici e culturali, dalla vita sociale a personaggi di rilievo mondiale come Lady Diana, Gorbaciov e Madre Teresa di Calcutta. Tra i servizi più rilevanti, figurano il funerale di Federico Fellini, il caso San Patrignano e il Meeting per l’Amicizia fra i Popoli. Il finanziamento del Ministero permette di tutelare un archivio fragile e prezioso. Una volta completata l'acquisizione, il materiale sarà sottoposto ad attività di condizionamento conservativo, catalogazione secondo standard nazionali e digitalizzazione. Le immagini digitalizzate saranno integrate nel sistema di accesso online della Biblioteca per garantire la massima fruizione pubblica.

L'acquisizione va ad arricchire l’archivio fotografico della Biblioteca Gambalunga che raccoglie più di un milione e mezzo di immagini fotografiche

L'acquisizione dell'Archivio Bove è un tassello fondamentale che permette di documentare la Rimini che ha vissuto la transizione tra il secondo Novecento e il nuovo millennio, affiancandosi agli archivi storici già presenti.

L'Archivio fotografico, costituito nel 1974 come sezione della Biblioteca Gambalunga, mette a disposizione della consultazione pubblica una raccolta formata da oltre 100.000 fotografie, 800.000 negativi su pellicola, 500.000 fotografie digitali. Originata a partire dal 1871 sulle necessità di documentazione del patrimonio storico-artistico cittadino, in seguito incrementata da donazioni e lasciti, la collezione è stata riorganizzata e ampliata negli anni ‘70 per conservare le fonti per la memoria visiva della città. Principali fondi: Archivio Davide Minghini (1957-1987, 530.544 negativi su pellicola, 4.465 negativi su lastra di vetro, 5.684 diapositive, 23.630 stampe); Archivio Raggi/RiminiPress (1988-2006, 280.000 negativi, 13.500 fotografie, 6.500 diapositive, 478.000 foto digitali); Archivio Pietro Freddi (1940-1980, un migliaio di fotografie e 600 stereoscopie); Archivio Ufficio Stampa (1990-2003, 14.000 stampe); Archivio Italo Di Fabio (1966-2024, 275.000 di fotografia artistica).

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