Rivolta Pride invade Bologna: migliaia in corteo per i diritti Lgbtqia+ e contro il Governo
Politico ma senza politici, il corteo presenta cartelli di scherno contro la premier Meloni e il generale Vannacci


Invade Bologna il Rivolta Pride, manifestazione Lgbtqia+ autogestita da collettivi, associazioni e attivisti. Il corteo, con decine di migliaia di persone avvolte da bandiere arcobaleno, lascia piazza XX Settembre per raggiungere i Giardini Margherita alle 20, passando per via Indipendenza, Irnerio, i viali e Porta Santo Stefano.
Politico ma senza politici, il corteo presenta cartelli di scherno contro la premier Meloni e il generale Vannacci. Lo striscione di apertura recita “Contro il Pinkwashing e la violenza del Governo”. Le rivendicazioni includono la critica agli attacchi del Governo contro la genitorialità queer e l’autodeterminazione delle persone trans, e la denuncia del genocidio contro il popolo palestinese con lo slogan “No pride in genocide”. Altri temi sono l’accesso al lavoro, al welfare, al reddito e alla salute delle persone Lgbtqia+, e la repressione dei movimenti a Bologna e in Italia.
Lungo il percorso sono previste aree di decompressione, distribuzione di tappi per le orecchie e acqua, e la presenza di un interprete LIS sul palco finale. Un gruppo simpatia è disponibile per gestire situazioni di difficoltà.