Roma blindata per il corteo pro-Palestina
Imbrattata la statua di Papa Wojtyla nei pressi della stazione Termini


Roma si prepara a una giornata ad alta tensione con il corteo pro-Palestina che attraversa la città sotto lo slogan “Stop al genocidio, fermiamo il sionismo con la resistenza”. Decine di migliaia di manifestanti sono attesi tra Porta San Paolo e piazza San Giovanni, dove è stato predisposto un imponente piano di sicurezza con deviazioni del traffico e presidi delle forze dell’ordine lungo tutto il percorso.
Le autorità hanno intensificato i controlli preventivi: ai caselli autostradali sono stati fermati un’auto e due pullman di manifestanti, al cui interno sono state trovate maschere antigas, aste metalliche e mazze di legno. Materiale sequestrato che, secondo gli investigatori, sarebbe stato potenzialmente utilizzabile per azioni violente.
Nelle ore precedenti al corteo, un episodio ha destato particolare sdegno: la statua di Papa Giovanni Paolo II, nei pressi della stazione Termini, è stata imbrattata con la scritta “fascista” accompagnata dal simbolo della falce e martello. A notarlo sono stati i carabinieri al termine di un presidio organizzato lo scorso 26 settembre a sostegno della causa palestinese.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato con fermezza l’accaduto: “Non ci sono parole, basta odio”.
L’attenzione resta dunque alta in una capitale blindata, chiamata a gestire una manifestazione di grande impatto politico e sociale.