Russia pronta a un patto di non aggressione con la Nato
Zelensky sente gli inviati Usa: “Buone idee per una pace duratura”, ma Mosca resta scettica
Mosca si dice pronta a firmare un patto di non aggressione reciproca con i Paesi della Nato. Ad annunciarlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, precisando tuttavia che l’intesa dovrà assumere la forma di un vero e proprio atto giuridico internazionale. Una dichiarazione che riapre il dibattito su possibili spiragli diplomatici nel conflitto in corso, pur in un contesto ancora fortemente segnato da tensioni e diffidenze reciproche.
Nelle stesse ore, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner. “Abbiamo discusso di alcuni importanti dettagli – ha dichiarato Zelensky – e ci sono buone idee che possono contribuire al raggiungimento di una pace duratura”. Parole che lasciano intendere un rinnovato tentativo di mediazione, anche se i contorni di eventuali accordi restano al momento poco chiari.
Da Mosca, tuttavia, non mancano le critiche. Secondo le autorità russe, il recente discorso natalizio di Zelensky, nel quale il presidente ucraino avrebbe auspicato la morte di Vladimir Putin, “solleva seri dubbi sulla sua capacità di prendere decisioni adeguate per una risoluzione pacifica del conflitto”. Una presa di posizione che raffredda ulteriormente il clima negoziale.
Secondo la stampa russa, il Cremlino continuerebbe inoltre a chiedere la cessione dell’intero Donbass come condizione imprescindibile, mentre resterebbe aperto il confronto con gli Stati Uniti sulla gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Intanto, nella notte, si sono registrati nuovi attacchi contro un’infrastruttura critica nella regione ucraina della Volinia, nell’ovest del Paese, a conferma di un conflitto che, nonostante i segnali diplomatici, resta ancora lontano da una soluzione.
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