San Leo premia le migliori piade dei morti: ecco i vincitori, tra professionisti e amatori
Un successo la prima edizione del Concorso della Piada dei morti a San Leo
La Piada dei morti ha portato a San Leo tanta energia e più di cento persone, che nel pomeriggio di sabato primo novembre hanno riempito il Palazzo Mediceo mentre nove giudici erano impegnati nell'assaggio di oltre 30 dolci della tradizione, portati nel centro storico leontino da altrettanti concorrenti.
Un successo straordinario per questa prima edizione del Concorso, che ha realizzato pienamente l’obiettivo dei promotori: raccontare la biodiversità e la capacità di innovare nella tradizione a partire dalle ricette locali e familiari della Piada dei morti. Tra i professionisti in gara, 15, forni e pasticcerie della Valle del Savio, del Rubicone, del Marecchia e del Conca. Tra gli amatori, 18, cittadini residenti in provincia di Rimini, di Forlì-Cesena e nella Repubblica di San Marino.
“Un grande successo di pubblico, un esempio di com’è possibile animare il nostro territorio portando iniziative culturali di qualità, coinvolgendo professionisti da tutta Italia, contribuendo a far conoscere San Leo” sottolinea Marco Angeloni, presidente della cooperativa di comunità Fer-menti Leontine, che ha promosso il Concorso della Piada dei morti insieme a Pasta Madre (Gemmano), Rosole (Rimini) e Pro Loco di San Leo, con il patrocinio del Comune di San Leo e di San Leo 2000 e il contributo della Gelateria La Piazzetta di Novafeltria.
“Ringrazio tutti i giudici che hanno fatto uno splendido lavoro, garantendo la qualità che avevamo cercato coinvolgendo chef come Riccardo Agostini e Michele Milani, giornalisti come Sonia Ricci e comunicatori come Federica Piersimoni, oltre agli amici fornai Francesca Casci Ceccacci e Massimo Ingegni” sottolinea Angeloni.
Tra i professionisti ha prevalso Simone Spotti, baker itinerante, oggi in forza al forno Pasta Madre di Gemmano. Secondo classificata, la Piada dei morti della pasticceria Bianchi di Riccione. Al terzo posto è arrivato il dolce proposto da Sabrina Bianchi di Demetra - forno di paese a Longiano. Tra gli amatori ha invece vinto Urbana Forchielli, seconda Chiara Marzaloni, terza Francesca Turci.
“Abbiamo voluto lasciare una targa ad ogni partecipante, che non ha però indicazioni sulla posizione in classifica: a vincere è tutto il territorio della Romagna che si è raccontato e declinato in un giorno di festa a San Leo. Ci rivediamo nell'autunno del 2026 per la seconda edizione” conclude Luca Martinelli, consigliere di Fer-menti Leontine.
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