Di Francesco Catalano
Tra il 15 e il 17 settembre nella sede di gioco forlivese si è giocato, come ogni anno, il campionato a squadre di scacchi di Promozione. Presente c’era anche il circolo di San Leo che da ormai più di un decennio fa valere il suo nome nelle battaglie contro i maggiori circoli della regione.
Per chi non lo sapesse, il torneo a squadre prevede 5 turni in cui ogni partita tra due circoli si gioca su quattro scacchiere con cadenza classica (ovvero 90 minuti di tempo ciascuno più 15 secondi per mossa): la somma dei risultati di questi quattro singoli incontri sancisce la vittoria, la sconfitta o la patta nello scontro tra le due squadre che si sfidano. Ancora una volta per il circolo del Montefeltro la concorrenza era più che agguerrita: Bologna, Ravenna, Santarcangelo, Forlì (con ben tre squadre) e Faenza.
San Leo si è presentata alla competizione quasi in formazione-tipo con in prima scacchiera il presidente Leonardo Pruccoli, in seconda Fabrizio Rossi, in terza Silvio Campidelli e in quarta l’alternanza di Devambez, Forgione e Gerace (storico fondatore ed ex presidente del circolo) a seconda delle giornate. L’incontro del venerdì ha sancito subito un’importante vittoria ai danni di Forlì che è stata consolidata il giorno successivo col trionfo su Ravenna e l’ottimo pareggio contro la compagine bolognese.
All’alba di domenica già s’intravedevano i sogni di gloria, ma la montagna da scalare era ancora ripida. Nervi freddi e strenua tenacia sono serviti per pareggiare in un complicato “derby” con Santarcangelo e per vincere l’ultimo turno con un’altra squadra forlivese ribaltando una situazione che sulla scacchiera era diventata più che complicata.
Al termine di una serie di montagne russe d’emozioni, il circolo di San Leo ha chiuso la competizione da imbattuto ed ha potuto festeggiare la tanta agognata promozione in Serie C piazzandosi al secondo posto della classifica finale. Un traguardo che conferma e incornicia quanto di buono fatto da un circolo estremamente piccolo rispetto alle grandi realtà cittadine che però è riuscito fin dall’inizio a creare uno zoccolo duro di amici prima che di agonisti. Perché il grande valore aggiunto di un gruppo risiede sempre nella forza del legame umano che si forma tra i singoli elementi che lo compongono.
Il circolo di San Leo continua così a mantenere alta l’asticella e a confermarsi come una delle realtà scacchistiche più significative e rilevanti non solo della provincia ma anche della regione. E ora si torna a dare battaglia in serie C!