San Marino, allarme truffe telefoniche: finti operatori si spacciano per la banca
Sui cellulari compaiono numeri ufficiali: i truffatori chiedono codici e rubano i risparmi

Torna alta l’attenzione sul fenomeno delle truffe telefoniche legate alle carte di credito. Negli ultimi giorni, l’Unione Consumatori Sammarinesi ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini contattati da numeri apparentemente affidabili, come quelli della propria banca o del gestore della carta, ma in realtà riconducibili a malviventi.
Secondo quanto riferito dall'Ucs, si tratta di un raggiro sempre più sofisticato: sfruttando tecniche di "spoofing", i truffatori riescono a far apparire sul display del telefono un numero reale e conosciuto. Una volta in contatto con la vittima, il finto operatore inventa un’emergenza, spesso legata a un presunto furto in corso o a un accesso sospetto al conto, con lo scopo di farsi consegnare codici e dati sensibili.
La buona notizia è che, almeno a San Marino, il fenomeno delle truffe informatiche è in calo. "La maggiore consapevolezza dei cittadini, costruita anche grazie ai corsi di formazione portati avanti in questi anni, sta dando i suoi frutti", afferma UCS. Le attività educative, già svolte anche nelle scuole superiori, riprenderanno con il nuovo anno scolastico proprio per continuare a prevenire i rischi.
Ma l’Unione invita a non abbassare la guardia: “Complici la stanchezza e la fretta, capita ancora troppo spesso di cadere nella trappola”. Il consiglio principale: "chiudere immediatamente la chiamata se si sospetta qualcosa di anomalo, senza fornire alcuna informazione personale o bancaria".
Per rafforzare ulteriormente la rete di prevenzione, l'Ucs ha annunciato un incontro, previsto per lunedì, con la Banca Centrale di San Marino e altri soggetti interessati, per definire nuove iniziative condivise contro il cybercrimine e le truffe digitali.
Infine, l’associazione torna a rivolgere un appello chiaro alle forze dell’ordine:"È fondamentale che queste persone senza scrupoli vengano identificate e fermate. Le segnalazioni dei cittadini sono preziose, ma serve anche un’azione repressiva concreta".