Turismo è anche offerta commerciale: "Rimini cambi marcia: basta paccottiglie e chincaglierie"

L'analisi di Gianmaria Zanzini di Confcommercio: "Non possiamo permetterci più una colonizzazione commerciale degradante"

A cura di Redazione
14 agosto 2025 13:23
Turismo è anche offerta commerciale: "Rimini cambi marcia: basta paccottiglie e chincaglierie" -
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"Serve alzare l’asticella. Basta chincaglieria e paccottiglie nelle zone turistiche: non possiamo permetterci più una colonizzazione commerciale degradante". Così Gianmaria Zanzini, presidente della Confcommercio di Rimini, interviene nel dibattito sul turismo, a ridosso di Ferragosto. Zanzini sposta la sua attenzione dalle spiagge all'intera città, parlando dunque di commercio e rilevando l'avanzare di quella che definisce appunto "colonizzazione commerciale degradante", che fa da contraltare alla crisi del commercio di prossimità, alle chiusure dei negozi di vicinato, con le piazze e le vie dei centri storici che vedono abbassarsi le serrande dei negozi e nel contempo perdere la loro essenza di "cuore pulsante di incontri e relazioni". 

Da una parte l'online, con tassazioni irrisorie, dall'altra bazar e attività analoghe che riempiono i lungomari: in mezzo, stritolati, i negozi di vicinato. Per Zanzini è necessario un cambio di passo, a partire dal Governo: "Davanti a questo scenario non bastano misure parziali: occorre puntare su una ottimizzazione dei costi pubblici, sul taglio del cuneo fiscale e su tasse calmierate per le piccole e micro imprese". Il territorio invece deve "riqualificarsi e riqualificare l'offerta commerciale e turistica per non vivere di ricordi". Zanzini vede nello sviluppo degli hub urbani una grande opportunità per riqualificare l'offerta commerciale, ma anche le istituzioni locali devono fare la propria parte "con regolamenti e ordinanze su decoro, sicurezza e servizi di qualità". "Va bene il libero mercato - argomenta Zanzini - ma non si può transigere sul rispetto della leale concorrenza tra imprese, a cominciare dall’applicazione dei Ccnl maggiormente rappresentativi dei vari settori, senza prestare il fianco alla contrattazione cosiddetta pirata che porta concorrenza sleale tra imprese, trattamenti peggiorativi e indebolimento delle tutele per i lavoratori". Il riferimento va alla vicenda del giovane animatore che ha abbandonato il lavoro dopo poco tempo, vicenda che "sta facendo il giro del mondo portando danni di immagine per il territorio". "Non dobbiamo rimpiangere il passato - chiosa Zanzini - ma costruire un futuro vivo per un territorio che non vuole arrendersi. Qui non abbiamo mai avuto paura di rischiare, di intercettare le mode, di guardare al futuro e di investire: ora è il momento di ricominciare”.

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