Santarcangelo: approvata la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini
Decisione unanime: ma Fratelli d'Italia e Alleanza civica avevano già lasciato l'aula del Consiglio Comunale

Ha avuto esito positivo la proposta del consigliere Marco Fabbri (Partito Democratico) relativa alla revoca della cittadinanza onoraria di Santarcangelo a Benito Mussolini, approvata dai presenti, durante il Consiglio Comunale di martedì 30 settembre, con voto unanime dopo che i consiglieri di Fratelli d’Italia e Alleanza civica avevano già lasciato l’aula.
Il Consiglio Comunale di martedì 30 settembre
Il Consiglio comunale di Santarcangelo di martedì 30 settembre si è aperto con l’intervento della presidente della Banca del Tempo di Santarcangelo, Anita Tognacci, che nel trentennale dell’associazione ne ha ripercorso l’origine in seno alla Commissione Pari opportunità del Consiglio comunale, promotrice di un’attività che continua ancora oggi grazie a un nucleo di cittadine e cittadini attivi: prima esperienza del genere in Italia – oggi ne esistono oltre 500 – la Banca del Tempo di Santarcangelo ha tracciato un modello partecipativo di successo ancora oggi attuale, perché dare la disponibilità del proprio tempo significa creare un rapporto di fiducia reciproca con gli altri.
L’assessore al Bilancio Gianni Giambi ha quindi illustrato il bilancio consolidato 2025 relativo all'esercizio 2024, che integra i bilanci dell’ente e delle principali società partecipate in cui il Comune ha la maggioranza dei voti – FoCuS e La Marecchia srl, gestore della farmacia comunale di San Martino – oltre a Romagna Acque spa, unica società in house di cui l’ente detiene quote superiori all’1,5%. Il bilancio consolidato è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza (Partito Democratico, Più Santarcangelo e PenSa-Una Mano per Santarcangelo) e contrario dell'opposizione (Alleanza civica, Fratelli d’Italia e consigliere Berlati).
La variazione al bilancio di previsione 2025/27 per gli esercizi finanziari 2025, 2026 e 2027, presentata sempre dall’assessore Giambi, ha preso in considerazione le richieste dei diversi servizi dell’ente utilizzando parte dell’avanzo vincolato. Rispetto al bilancio di previsione, nel 2025 si registrano maggiori entrate per 182mila euro derivanti prevalentemente da dividendi e minori spese per 26mila euro dovute alle difficoltà di reclutamento del personale, risorse che saranno impiegate per finanziare turismo, cultura, alcuni aumenti di utenze e il fondo di riserva con 12mila euro. Rispetto invece alle uscite, nel 2025 la distribuzione dei 288mila euro dell’avanzo vincolato consente di finanziare un intervento sui loculi del Cimitero centrale, mentre 395mila euro provenienti da concessioni edilizie, decreto Aiuti, monetizzazione di verde e parcheggi vengono stanziati per manutenzioni, lavori alla Cittadella sport e interventi post alluvione. Per il 2026 invece entrano a bilancio fondi Pnrr per la digitalizzazione (che saranno impiegati per implementare le funzionalità dell’app IO, di PagoPA e dell’anagrafe digitale), risorse dall’Unione, contributi regionali per il nido e trasferimenti nazionali per il bonus sociale sulla Tari, questi ultimi due anche per il 2027, imputati sui rispettivi capitoli. La digitalizzazione per un’Amministrazione comunale più accessibile, il finanziamento degli obiettivi di mandato, le manutenzioni del territorio e i servizi per i cittadini, ha concluso l’assessore Giambi, rappresentano le principali linee guida della variazione, che è stata approvata con voto favorevole della maggioranza e contrario dell'opposizione.
Il riconoscimento di un debito fuori bilancio relativo al rimborso per le spese di giudizio derivanti dalla sentenza sfavorevole della Corte di Cassazione, sezione tributaria – illustrato ancora dall’assessore Giambi – per un totale di circa 3.800 euro è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza, di Fratelli d’Italia e del consigliere Berlati, mentre il gruppo Alleanza civica si è astenuto.
Il regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadine, cittadini e amministrazioni per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni è stato invece presentato dall’assessore al Welfare di comunità, Filippo Borghesi: in una società che moltiplica le connessioni e indebolisce i legami – ha detto in sostanza l’assessore – scommettiamo su un’idea d’innovazione sociale basata su reti tra persone e territorio che mettono al centro le relazioni. Tra i dodici principi generali che ispirano il regolamento spicca la fiducia, primo bene comune immateriale da produrre promuovendo la cittadinanza attiva, perché la fiducia nasce dall’esperienza. Lo strumento dei patti di collaborazione amplia il coinvolgimento dei cittadini nella soluzione di problematiche di carattere sociale e non solo, riordinando le normative esistenti sulla cittadinanza attiva: il nuovo regolamento diventa la casa comune della partecipazione realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Il regolamento s’inserisce nella storia delle buone pratiche di Santarcangelo, come l’emporio solidale e la Banca del Tempo, che da oggi possono rappresentare esempi per nuovi patti di collaborazione: un nuovo strumento di welfare generativo a disposizione della sperimentazione sociale che porta la storia di Santarcangelo verso il futuro. La delibera è stata approvata dal Consiglio all’unanimità.
Il sindaco Filippo Sacchetti ha quindi letto l’ordine del giorno per la promozione del cessate il fuoco, il riconoscimento della Palestina e la protezione dei diritti umani nel conflitto israelo-palestinese, approvato dall’assemblea con il voto favorevole della maggioranza, dei consiglieri Borghini (Alleanza civica) e Piscitelli (Fratelli d’Italia), il voto contrario dei consiglieri Marini (Fratelli d’Italia) e Berlati, mentre i consiglieri Dolci e Stanchini (Alleanza civica) hanno lasciato l’aula al momento del voto.
Il dibattito su due mozioni ha concluso i lavori dell’assemblea: non approvata a seguito del voto contrario della maggioranza e quello favorevole dell’opposizione la mozione presentata dal capogruppo Barnaba Borghini (Alleanza Civica) per il miglioramento dell’accessibilità, del decoro e dei servizi nei cimiteri comunali, mentre ha avuto esito positivo, come detto, la proposta relativa alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.