Santarcangelo celebra i 150 anni dell’ospedale Franchini: lo storico padiglione si rinnova
Simbolica inaugurazione del padiglione “Rosa Lazzarini” e dell'area esterna

È stato un pomeriggio di festa quello che si è tenuto ieri (domenica 5 ottobre) al C’entro Supercinema per celebrare i 150 anni dell’ospedale Franchini e la Giornata nazionale degli ospedali storici italiani promossa da Acosi – Associazione culturale ospedali storici italiani.
Circa 180 le persone, compresi anche i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, che hanno partecipato all’evento organizzato da Ausl Romagna in collaborazione con l’Amministrazione comunale e FoCuS. A condurre la conferenza – ideata e diretta da studio Kaleidon, che ha anche curato le videointerviste – il giornalista Mirco Paganelli, che ha intervistato gli ospiti che via via si sono avvicendati sul palco raccontando la storia del presidio ospedaliero attraverso aneddoti e documentazioni storiche, testimonianze e visioni per il futuro.
Dopo i saluti della dottoressa Sonia Muzzarelli in rappresentanza di Acosi, del sindaco Filippo Sacchetti, della dottoressa Francesca Raggi, direttrice medica del presidio ospedaliero di Rimini, ha preso avvio il primo panel di interventi, focalizzato sulla storia e il patrimonio artistico dell’ospedale fortemente incentrato sulla figura degli arcangeli: un tesoro per lo più sconosciuto che merita momenti e iniziative in grado di valorizzarlo, ha sottolineato la dottoressa Muzzarelli, conservatrice del patrimonio storico e artistico di Ausl Romagna. La dottoressa Ivonne Zoffoli, direttrice medica del presidio ospedaliero di Santarcangelo e Novafeltria, ha ripercorso la storia dell’ospedale e raccontato la figura di Rosa Lazzarini, benefattrice che ha donato il terreno in cui sorge il padiglione storico che porta il suo nome, l’edificio moderno e la casa colonica in via di ristrutturazione. Proprio gli interventi eseguiti in questi 150 anni sono stati i temi del contributo dell’architetto Enrico Sabatini, dirigente dell’area Progettazione e sviluppo edilizio di Ausl Romagna, che ha illustrato sia le vicende per la costruzione dei nuovi edifici, sia il lavoro di costante adeguamento degli spazi interni per adattarli alle nuove esigenze della medicina e dell’assistenza in generale.
Il valore delle associazioni che ruotano intorno al presidio ospedaliero di Santarcangelo è stato invece ben evidenziato dalle testimonianze di Patrizia Bagnolini (Il Punto Rosa), Anna Vignali (Crisalide) e Francesco Soldati (Paolo Onofri), presentato nel secondo talk: dai racconti è emerso il grande valore, soprattutto per chi intraprende percorsi di cura ad alto impatto come le donne affette da tumore al seno, di avere a disposizione gruppi di sostegno grazie ai quali trovare la forza per affrontare anche le sfide più difficili, ma anche il fortissimo attaccamento della comunità al presidio ospedaliero che ha consentito di raccogliere fondi per strumentazioni all’avanguardia, tra cui spiccano i 200mila euro di donazioni che nel 2013 hanno consentito di dotare l’ospedale di una nuova tac.
La dottoressa Francesca Bravi, direttrice sanitaria Ausl Romagna, ha aperto l’ultimo talk sottolineando l’importanza del sistema sanitario e il dovere di affrontare le nuove sfide per il futuro, dall’invecchiamento della popolazione ai nuovi servizi necessari alle comunità, fino alla questione legata alle risorse e al personale. Il personale, in particolare quello infermieristico, è stato al centro anche dell’intervento della dottoressa Manuela Solaroli, responsabile del reparto Post acuti, per la quale è fondamentale continuare a valorizzare il lavoro degli infermieri, potenziando anche le attività di formazione.
Un percorso che porti sempre più la sanità e i medici sul territorio e sempre più medici di base in ospedale seguendo l’esempio della Casa della Comunità è quello che si augura per il futuro il dottor Luca Morolli, direttore di Medicina interna e lungodegenza. Il dottor Gianluca Frisoni, direttore dell’unità di Chirurgia generale e senologia, ha invece auspicato il completamento della Senologia con un polo diagnostico e chirurgico, sostenendo inoltre che l’intelligenza artificiale, se ben utilizzata, può diventare uno strumento prezioso per il sistema sanitario.
A chiudere il pomeriggio Filippo Sacchetti, sindaco di Santarcangelo e vice presidente della Ctss (Conferenza territoriale socio-sanitaria) che ha tracciato principi e obiettivi per il futuro. “Municipio, ospedale e comunità sono legati da un rapporto profondo, fin dalla loro nascita, un rapporto che definirei genetico: non solo perché l’ospedale nacque per volontà e per concessione dei terreni di quel Conte Ludovico Marini che fu mio predecessore e primo sindaco, ma anche e soprattutto perché il Municipio e il nosocomio presero vita praticamente insieme. Da allora Amministrazione comunale, ospedale e comunità si sono sempre sostenuti e hanno fatto sì che oggi il Franchini sia un fiore all’occhiello nel patrimonio sanitario di Ausl. Sin dalla nascita è stato un ospedale che ‘si prende cura’ della comunità e che al tempo stesso è da sempre ‘preso in cura’ da essa: un processo virtuoso che portiamo avanti ancora oggi con presidi come la Casa della Comunità e la medicina territoriale”.
“Il risultato è un’eccellenza sanitaria che dev’essere mantenuta nel suo carattere pubblico, universale e gratuito – ha aggiunto il sindaco – frutto da un lato di quell’attenzione che non faremo mai mancare e, dall’altro, del grande lavoro e dei tanti sforzi di tutti gli operatori sanitari, che desidero ringraziare ancora una volta. Anche il Franchini, come la città di Santarcangelo, vive della sua forte identità e della capacità di rinnovarsi e adeguarsi al futuro pur conservando la sua storia: teniamo quindi i piedi nella tradizione e poi sguardo a un futuro fatto di grandi innovazioni, anche tecnologiche e strutturali”.
Emblematico in questo senso il rinnovamento del padiglione storico “Rosa Lazzarini”: proprio questa mattina (lunedì 6 ottobre) il sindaco Filippo Sacchetti, l’assessore alla Sanità Filippo Borghesi, la dottoressa Ivonne Zoffoli, il dottor Luca Morolli, l’architetto Enrico Sabatini e il presidente di Avis Fabio Camagni hanno simbolicamente inaugurato il padiglione che nel corso degli ultimi anni è stato oggetto di un consistente intervento di riqualificazione – esterna e interna – ultimato proprio in questi giorni, che ha profondamente valorizzato nel suo stile architettonico art nouveau e riqualificato la struttura per le esigenze di servizio contemporanee. Circa 1,5 milioni di euro il costo degli interventi, parte dei quali finanziati con il Pnrr, compresi quelli di prossima realizzazione per la realizzazione degli spogliatoi riservati al personale al piano seminterrato del fabbricato, che partiranno nei prossimi mesi.