Santarcangelo intitola due panchine rosse a Lorena Vezzosi e Roberta Caligari
L'amministrazione comunale clementina: “L’assenza delle vittime presenza per la comunità”

Sono state inaugurate nell’ambito delle iniziative di Santarcangelo per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne quattro nuove panchine rosse sul territorio comunale, comprese le due dedicate a Lorena Vezzosi e Roberta Caligari, vittime di femminicidio.
Dopo la prima, “svelata” giovedì scorso in piazza Panzini a Canonica, ieri (venerdì 22 novembre) è stata inaugurata nei pressi del Supercinema la panchina rossa intitolata a Lorena Vezzosi, uccisa il 4 luglio 2024 all’età di 53 anni.
La panchina, oltre al numero di emergenza 1522, riporta una citazione di Lida Ravera scelta insieme a Rompi il Silenzio: “Finché ci sarà una sola donna minacciata ed uccisa in quanto donna, noi non avremo pace”.
Il percorso di “Votes for Women!” è proseguito nella giornata di oggi (sabato 23 novembre) con l’inaugurazione di due nuove panchine rosse: alla Giola, nel parco di via del Ciliegio, e a Sant’Ermete, con intitolazione a Roberta Caligari, uccisa il 20 agosto del 1998 all’età di 20 anni.
La panchina di Sant’Ermete riporta la stessa citazione di quella del centro, mentre sulle altre tre panchine delle frazioni – compresa quella che sarà inaugurata lunedì 25 novembre alle ore 16 presso i giardini di via Ferrari a Santa Giustina – campeggiano le parole “Ci vogliamo vive”, anch’esse scelta insieme a Rompi il Silenzio.
“Con la collocazione delle panchine in centro e nelle frazioni vogliamo dare vita a un progetto continuativo per lasciare un segno tangibile e permanente nei luoghi in cui svolge la vita delle persone, come i parchi, perché l’assenza delle donne uccise o comunque vittime di violenza diventi una presenza visibile tutto l’anno, un simbolo della forza con cui la comunità reagisce alla cultura della violenza e della discriminazione”, affermano la vice sindaca Michela Mussoni e l’assessore Angela Garattoni.
“Ringraziamo anche il Coordinamento donne dell’Anpi di Santarcangelo, che con la camminata toponomastica ha promosso la simbolica intitolazione di alcuni luoghi del centro a donne che hanno fatto la differenza in ambito culturale, politico, scientifico e artistico, perché il cambiamento culturale passa anche da una nuova narrazione sul ruolo delle donne nella storia”, concludono vicesindaca e assessore.
