Sartiano ricorda i minatori nel giorno di Santa Barbara

Domenica 1 dicembre alla Chiesa Parrocchiale di San Biagio a Sartiano

A cura di Redazione
28 novembre 2024 11:48
Sartiano ricorda i minatori nel giorno di Santa Barbara - immagine di repertorio
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Il 4 Dicembre si celebra la memoria liturgica di Santa Barbara, riconosciuta come protettrice dei  minatori, vigili del fuoco, marinai e artiglieri. Originaria della Turchia fu martirizzata nel III secolo d.C. dopo avere abbracciato la fede Cristiana  per mano del suo stesso padre Dioscuro, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo.

In occasione della festa di Santa Barbara l’Unione Minatori Valmarecchia il 1 Dicembre nella Chiesa Parrocchiale di Sartiano alle ore 10.00 commemorerà  il suo martirio. La cerimonia religiosa sarà concelebrata da S.E.R. Domenico Beneventi Vescovo di S.Marino-Montefeltro nella chiesa di S.Biagio che custodisce la statua raffigurante Santa Barbara acquistata in tempi lontani con una sottoscrizione dai minatori Sartianesi.

Le origini della tradizione

Questa tradizione trova la sua origine nel lavoro che gli abitanti di questo piccolo e incantevole borgo esercitarono nella miniera di Perticara fin dall’antichità al costo di indicibili fatiche e spesso vittime di gravi incidenti sul lavoro. Le lampade spesso  guidavano i minatori ancora prima di scendere in miniera, per recarsi al lavoro andavano a piedi per campi e sentieri ,quelli che abitavano più distanti arrivavano a percorrere anche diversi chilometri e dopo otto ore di duro lavoro dovevano farne altrettanti per tornare a casa. D’estate dovevano sopportare il sole cocente e d’inverno sotto la neve e la pioggia battente tremavano per il freddo, di giorno e di notte secondo il turno di lavoro. Fra i 157 minatori che persero la vita in incidenti nella miniera fra il 1812 e il 1959 tre erano di Sartiano: Rinaldi Luigi (1903),Ballarini Emilio (1946) e Nicolini Gerardo(1954).

Anche l’emigrazione all’estero fu un evento comune per il piccolo borgo, tanto che già nel 1886 un nutrito gruppo di Sartianesi emigrò in Grecia per lavorare nelle miniere d’argento di Laurium visto che già da alcuni anni era entrato in crisi l’intero settore minerario italiano  determinando una sensibile riduzione delle maestranze.

I minatori in Belgio

Nel dopoguerra l’accordo uomo-carbone  del 1946 con il Belgio per l’invio di 50.000 minatori destinati alle miniere ,quella che il Primo Ministro Belga Van Acker definì senza mezzi termini la ”bataille du charbon”, comportò un vero e proprio esodo e fu la diretta conseguenza della prossima chiusura della miniera di Perticara(1964) e la mancanza di alternative. Una pergamena posta  all’interno della chiesa di San Biagio ricorda i nomi dei 21 uomini che partirono per il Belgio e la lista completa di coloro che lavorarono nella miniera di Perticara, accanto un dipinto del volto di San Giovanni Paolo II ricorda il Papa che conobbe personalmente il lavoro in miniera per quattro lunghi anni per scampare alla prigionia(1940-1944). Non tutti riuscirono a tornare un giorno alle loro case, chi ci riuscì portò con se per tutta la vita la malattia del minatore: la silicosi. Cappelli Giovanni  di Sartiano appartiene agli 867 minatori italiani che morirono  ufficialmente in incidenti minerari in Belgio, anche se studi e pubblicazioni recenti  concordano oramai sul fatto che furono più di mille fra il 1946 e  il 1963 a perdere la vita. L’Unione Minatori Valmarecchia  ricorderà  i minatori deceduti sul lavoro nelle miniere di Perticara, del Belgio ,della Francia e dell’Arsia  tutti uniti nel sacrificio del lavoro con fratellanza e solidarietà. Come tradizione durante la cerimonia religiosa verranno lette in onore della Santa Protettrice le preghiere del minatore, del Vigile del Fuoco, dell’ Artigliere e del Marinaio. Seguirà al termine della cerimonia religiosa uno speciale momento di condivisione e uno scambio di auguri con le autorità presenti  che anticiperanno  il tradizionale pranzo conviviale delle famiglie  dei minatori e dei  simpatizzanti.

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