Scuola: denunce e sanzioni per gli studenti che hanno osato parlare di riarmo, sicurezza e Gaza
Il caso del Liceo Minghetti di Bologna

“Ancora una volta è vietato dissentire, nel Paese come nelle scuole. La decisione del preside del liceo Minghetti di Bologna di procedere con denunce mirate e sanzioni disciplinari contro alcuni studenti che hanno preso parte all’occupazione dello scorso 18 marzo solleva gravi interrogativi sul rispetto dei diritti fondamentali. I ragazzi avevano occupato per parlare di piano europeo di riarmo, Ddl Sicurezza, riforma Valditara e genocidio a Gaza, argomenti evidentemente banditi dalla dialettica pubblica. La buona notizia è che certe decisioni scatenano una giusta ondata di indignazione e l’appello dei ragazzi ha già raccolto migliaia di firme in poche ore”. Lo affermato Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra.
“Per questo – prosegue la deputata rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – presenteremo un’interrogazione parlamentare al Ministro Valditara, affinché chiarisca la legittimità delle azioni intraprese dalla dirigenza scolastica e si esprima sul diritto di parola degli studenti e sulla loro libertà di manifestare il proprio pensiero senza temere ritorsioni punitive. La scuola deve educare al dialogo – conclude Piccolotti – non alla paura. Esprimiamo solidarietà agli studenti colpiti e invitiamo tutte le forze democratiche a vigilare su questa vicenda”. (Ansa)