Serie B: Albinoleffe, prossimo avversario del Rimini
Comunque vada la lotta playoff, un oscar l’Albinoleffe lo ha già ampiamente meritato. La piccola società nata dalla fusione fra Albinese e Leffe, reduce da quattro salvezze consecutive, attraverso una...

Comunque vada la lotta playoff, un oscar l’Albinoleffe lo ha già ampiamente meritato. La piccola società nata dalla fusione fra Albinese e Leffe, reduce da quattro salvezze consecutive, attraverso una gestione intelligente e una seria programmazione ha costruito questo piccolo miracolo, una squadra capace di lottare contro i colossi Bologna, Chievo, Lecce e Brescia, costituita nella maggior parte da giocatori cresciuti a Bergamo e dintorni.
L’aria della Val Seriana sembra avere effetti rivitalizzanti sui giocatori, basta rivolgere uno sguardo ai due portieri. Messo fuori rosa Acerbis, ora vice Dei alla Triestina, restio a firmare il rinnovo del contratto, la società ha lanciato l’esordiente Federico Marchetti, scuola Torino. Fisico imponente, ma reattivo, notevole intuito nel parare i calci di rigore, buoni fondamentali e coraggio nelle uscite, Marchetti ha saputo meritarsi gli apprezzamenti degli addetti ai lavori; fermo per un grave infortunio, è stato rimpiazzato da Achille Coser, che in tutta risposta ha parato due calci di rigore decisivi a Graffiedi del Grosseto e a Koffi del Modena e blindato la vittoria con il Bologna con tre strepitose parate. Altri giocatori notevolmente rivitalizzati dalla cura Gustinetti sono i difensori Conteh e Gervasoni, chiamati a rimpiazzare quest’estate i partenti Dal Canto, Santos e Donadoni, l’attaccante Ruopolo e anche il regista Carobbio, pupillo dell’allenatore, che a Genova aveva avuto poco spazio, ma appena rientrato a Bergamo ha ritrovato subito l’intesa con l’immarcescibile Ivan Del Prato, 40 anni a luglio. Uno dei segreti dell’Albinoleffe è proprio il contributo, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, offerto da Dal Prato, dall’altro centrocampista Poloni (33 anni), dalla mezzapunta Bonazzi (36) e dal terzino Garlini (37 a Maggio): il nucleo storico della squadra.
L’Albinoleffe è anche una rampa di lancio importante per i giocatori: a gennaio il jolly Riccardo Colombo è approdato all’Udinese, il bomber Cellini, 23 marcature in 37 partite, sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato estivo; meritevoli di attenzioni anche le prestazioni dei due esterni di sinistra: il terzino romano Federico Peluso, scuola Lazio, ma cresciuto fra le fila della Pro Patria, e l’ala Andrea Cristiano, un passato nella Pro Vercelli come Marchetti.
A gennaio l’Albinoleffe è stato molto attivo sul mercato, anche se il sacrificio di Colombo ha pesato, vista la duttilità e il rendimento del giocatore, rimpiazzato da Marco Gori sulla fascia destra di centrocampo, dove generalmente veniva impiegato l’ex Pro Patria dall’allenatore prima di trasferirsi in Friuli. Dei nuovi acquisti Paolo Foglio, bergamasco caduto in disgrazia a Genoa, Siena e Ascoli, si è subito ritagliato spazio come titolare nel ruolo di terzino destro, mentre Antonelli Agomeri, prelevato dalla Triestina, e l’ex modenese Roberto Colacone hanno avuto un ruolo marginale.
Venendo alla partita con il Rimini, Marchetti ha recuperato a tempo record dall’infortunio al crociato e siederà in panchina. Out gli squalificati Foglio e Gervasoni, rientrano Conteh, Peluso e Ruopolo.
Gustinetti schiererà dunque per 8/11 undicesimi la formazione titolare: i maggiori cambiamenti in difesa, con Peluso centrale al fianco di Conteh, Perico a destra al posto di Foglio e Garlini a sinistra.
Formazione Albinoleffe (4-4-2): Coser – Perico Conteh Peluso Garlini – Gori Del Prato Carobbio Cristiano – Cellini Ruopolo; in panchina: Marchetti, Poloni, Madonna, Antonelli, Bonazzi, Ferrari, Colacone
Riccardo Giannini