Sette indagati per la tragica morte del pensionato trafitto da escavatore
L’impatto aveva divelto il tettuccio della Suzuki S-Cross guidata da Sancisi, uccidendolo sul colpo
Sette persone, tra cui sei lavoratori della Cbr e una dirigente di Autostrade per l’Italia, sono indagate per la morte di Roberto Sancisi, ex postino santarcangiolese di 78 anni, che è stato ucciso in via Euterpe da una griglia metallica trasportata da un escavatore. (Vedi notizia). Il Comune di Rimini è stato esonerato da ogni responsabilità. Le indagini si sono concluse dopo poco più di un anno dall’incidente. Dieci persone si sono costituite parte civile nel procedimento, tra cui la vedova, i figli, i nipoti, i fratelli e le sorelle di Sancisi. È stato accertato che il 78enne rispettava i limiti di velocità e la segnaletica del cantiere, quindi non ha alcuna responsabilità nell’incidente. L’impatto ha divelto il tettuccio della Suzuki S-Cross guidata da Sancisi, uccidendolo sul colpo. Le pratiche per il risarcimento danni sono state avviate con l’assicurazione, ma è ancora presto per quantificare l’importo.
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