Siccità e attingimenti abusivi d'acqua, i Forestali frenano i furbetti dei fiumi. In arrivo maxi sanzioni
I Carabinieri: "Gli attingimenti abusivi possono generare rilevanti danni agli habitat fluviali e lacustri

A causa della prolungata siccità che anche quest’estate ha interessato la provincia riminese, il Gruppo Carabinieri Forestale, attraverso i 6 Nuclei dislocati sul territorio provinciale, ha intensificato i controlli svolti nel settore della polizia idraulica al fine di preservare le risorse idriche e gli ecosistemi acquatici.
L’attività, concretizzata in ottemperanza al Programma Operativo Annuale sottoscritto tra il Comando Regione CC Forestale dell’Emilia Romagna e l’Arpae, ha consentito di avviare una specifica campagna mirata all’accertamento di eventuali captazioni abusive della risorsa idrica, tanto nelle acque superficiali, quanto sotterranee.
Le verifiche eseguite hanno interessato innanzitutto le opere di presa delle grandi derivazioni, senza trascurare gli attingimenti abusivi nei corsi d’acqua principali e secondari; sono stati eseguiti 2 controlli e comminate 3 sanzioni amministrative i cui importi (compresi tra gli 8.000 ed i 50.000 €) verranno determinati dall’Autorità competente.
“A tal proposito – ricordano i Carabinieri Forestali – giova sempre rammentare che, soprattutto durante i mesi estivi caratterizzati da una costante carenza idrica, gli attingimenti abusivi possono generare rilevanti danni agli habitat fluviali e lacustri, con conseguente perdita della importantissima biodiversità caratterizzante il nostro territorio“.
