Sicurezza a rischio sulle spiagge di Rimini: l'allarme dell'Associazione Marinai di Salvataggio
La proposta di limitare i servizi di salvataggio nelle ore centrali e nei periodi di bassa stagione desta preoccupazione tra i soccorritori e solleva dubbi sulla sicurezza dei bagnanti

L’Associazione Marinai di Salvataggio di Rimini, creata nel 2011 per proteggere la vita in mare e sulla spiaggia e difendere il lavoro degli assistenti bagnanti, ha espresso preoccupazione per le possibili modifiche nell’Ordinanza Balneare Regionale 2024 dell’Emilia-Romagna. Queste modifiche potrebbero consentire alle amministrazioni locali di ridurre i servizi di salvataggio durante la bassa stagione e nelle ore centrali della giornata, passando da un soccorritore ogni 150 metri a uno ogni 300 metri di spiaggia. Questa proposta è stata comunicata in modo non ufficiale e senza consultazione tecnica.
I rapporti biennali dell’associazione, in collaborazione con il pronto soccorso di Ravenna, mostrano un aumento degli incidenti per “sindrome da sommersione” nei periodi e orari in cui il servizio di salvataggio potrebbe essere ridotto. Questo solleva preoccupazioni sulla sicurezza dei bagnanti e degli stessi soccorritori, che potrebbero trovarsi a lavorare in condizioni più rischiose.
Le ordinanze regionali e comunali devono rispettare gli standard di sicurezza stabiliti dalle Capitanerie di Porto, e l’Associazione spera che queste istituzioni impediscano modifiche che compromettano la sicurezza. In caso contrario, i soccorritori potrebbero astenersi dal prestare servizio, mettendo in luce le difficoltà operative e le responsabilità legali che affrontano, oltre al riconoscimento insufficiente da parte delle aziende balneari.
L’Associazione chiede un’ordinanza del 2024 che mantenga elevati standard di sicurezza e considera l’assistenza ai bagnanti non come un costo, ma come un servizio essenziale per la sicurezza e il benessere dei fruitori delle spiagge.