Sicurezza:accordo Forlì-Cesena su controllo E45
Attivazione di non più di una postazione di controllo elettronico della velocità, in sede fissa o mobile, lungo la stessa direttrice di marcia sul tratto di E45 che attraversa la provincia di Forlì-Ce...

Attivazione di non più di una postazione di controllo elettronico della velocità, in sede fissa o mobile, lungo la stessa direttrice di marcia sul tratto di E45 che attraversa la provincia di Forlì-Cesena, salvo situazioni particolari da concordare preventivamente con la prefettura. Predisposizione settimanale di un calendario dei controlli per ogni direttrice di marcia, che sarà reso noto agli organi di informazione. Ubicazione delle postazioni mobili di controllo elettronico della velocità su percorsi rettilinei, in piazzole di sosta con ampia visibilità da parte degli automobilisti. Sono questi alcuni dei punti salienti del protocollo sottoscritto in mattinata alla prefettura di Forlì-Cesena con Anas, Polizia Stradale, Comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sarsina e Verghereto. Il protocollo punta a meglio razionalizzare le modalità di rilevazione automatica della velocità lungo l’E45, da parte delle varie forze di polizia locale, che hanno provocato negli anni passati forti polemiche con le associazioni degli automobilisti, che hanno tacciato alcune amministrazioni comunali di praticare degli ‘agguati’ con l’autovelox per fare cassa (veniva spesso citato il caso di uno dei comuni romagnoli sul cui territorio scorre l’E45 che, pur avendo sotto la propria giurisdizione un tratto della superstrada di poco più di un chilometro, aveva negli incassi delle multe la sua seconda voce di bilancio in quanto ad entrate). Il protocollo prevede inoltre "la pubblicità delle postazioni attraverso cartello informativo con caratteri di adeguate dimensioni, in ottemperanza a quanto previsto dal codice della strada. Inoltre i controlli non dovranno essere attivati in prossimità o in corrispondenza d’intersezioni a raso o allo sbocco di gallerie, all’altezza di dossi e di curve con ridotto campo di visibilità, nonché, in linea di massima, in presenza di avverse condizioni climatiche (banchi di nebbia, pioggia, neve) che possano arrecare pregiudizio alla sicurezza della circolazione stradale". Il protocollo ricorda infine ai firmatari che "tutte le modalità così definite saranno tenute nella debita considerazione in vista della valutazione dei ricorsi avverso le infrazioni accertate e contestate attraverso autovelox agli utenti dei tratti di strada interessati".