Simula malore per passaggio da ambulanza, voleva comprare una bibita, 30enne denunciato a Imola

Un giovane di trent’anni è stato denunciato dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio dopo aver chiamato un’ambulanza e ingannato i soccorritori riguardo alle sue reali intenzioni.

L’episodio è avvenuto all’ospedale Santa Maria della Scaletta, dove il giovane ha fatto una chiamata d’emergenza affermando di sentirsi male e necessitare di un pronto intervento sanitario. Nonostante i suoi appelli, una volta giunto in ospedale a bordo dell’ambulanza, ha confessato di aver effettivamente compiuto la chiamata per ottenere un passaggio gratuito fino al distributore automatico al fine di comprarsi una bibita.

I sanitari, che avevano risposto alla chiamata d’emergenza con la massima urgenza e tempestività, sono rimasti sconcertati dalla rivelazione del giovane, il quale ha suscitato la reazione di sgomento e indignazione all’interno del pronto soccorso.

Nonostante la mancata emergenza medica, l’abuso del servizio ha richiesto risorse preziose e potenzialmente necessarie per altre situazioni reali di emergenza. La tempestività di intervento è fondamentale in contesti ospedalieri e la chiamata ingannevole ha rappresentato uno spreco di risorse preziose che avrebbero potuto essere utilizzate per salvare vite umane.

Il giovane è stato prontamente denunciato dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio, un atto che viene punito per legge al fine di scoraggiare simili abusi dei servizi di emergenza.

Le autorità si appellano al senso civico dei cittadini affinché non si abusi dei servizi di emergenza, in quanto ciò non solo costituisce un reato, ma può mettere a rischio la vita di coloro che effettivamente hanno bisogno di un aiuto immediato.