Smog in provincia di Rimini, Legambiente: "non asfaltare il territorio". L'analisi dei dati di "Mal Aria di città"

Ferraresi presidente di Legambiente ER "nuova Marecchiese che dovrebbe tagliare la valle e la variante alla SS16, rischia di snaturare il comparto agricolo di Rimini Nord

A cura di Redazione
12 febbraio 2024 12:02
Smog in provincia di Rimini, Legambiente: "non asfaltare il territorio". L'analisi dei dati di "Mal Aria di città" - Immagine di repertorio
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La lotta allo smog nelle città italiane è ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign. Infatti, nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria. I loro livelli attuali sono stabili ormai da diversi anni, in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’UE, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di un impegno deciso, non più rimandabile, per tutelare la salute delle persone.

Sebbene il quadro che emerge per l’Emilia Romagna sia nel complesso positivo per lo scorso anno, quando solo la città di Ferrara si è trovata a superare i giorni consentito di sforamento per il PM10, già i dati di queste prime settimane del 2024 dimostrano il persistere delle condizioni che conducono le concentrazioni di inquinanti al di sopra dei valori consentiti dalla legge. Dal 21 Gennaio la nostra regione è infatti soggetta alle misure emergenziali a causa dell’eccessiva presenza di inquinanti nell’aria, che, in assenza di piogge o vento, avvolgono come una cappa le nostre città. A Modena e Ravenna è già stata superata la metà degli sforamenti del valore di PM10 consentiti in un anno (rispettivamente 21 e 19 sui 35 possibili al 06 Febbraio), altre città sono al limite (Ferrara, Piacenza e Rimini con 17 sforamenti) 

“La discussione sul nuovo Piano Aria Integrato Regionale approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha messo in luce le criticità del contesto emiliano-romagnolo, inserito nel territorio del bacino padano, dove occorrerà intervenire in modo coordinato sui tre principali settori responsabili delle emissioni –agricoltura, trasporti, impianti di riscaldamento”, aggiunge Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. “Se sul versante della mobilità si avviano trasformazioni rilevanti nel contesto urbano, come nel caso delle città a 30 km/h, restano da risolvere le debolezze dei sistemi di trasporto pubblico e da eliminare gli stanziamenti di risorse a sostegno di nuove infrastrutture autostradali, assolutamente controproducenti per il raggiungimento degli obiettivi. Solo per citare alcuni investimenti che mirano ad “asfaltare” il nostro territorio, c’è la richiesta di una nuova Marecchiese, che dovrebbe tagliare la valle e la variante alla SS16, che rischia di snaturare il comparto agricolo a Rimini nord, di compromettere la conoide del Marecchia e attraversare zone d’interesse naturalistico. Le sorti della salute dei cittadini europei saranno determinate nel trilogo, l’ultima fase del processo di revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria, prevista entro febbraio 2023. Considerando che in Italia ci sono 47.000 decessi prematuri all’anno a causa del PM2.5, è cruciale – avverte Legambiente – che il Governo italiano non ostacoli ulteriormente questo percorso, evitando deroghe e clausole che possano giustificare ritardi nel raggiungimento degli obiettivi.

Rimini, negli ultimi anni, ha investito molto in piste ciclabili e sta rivedendo tutta la mobilità sulla SS16. Ma servono scelte veloci per rispondere ad alcune problematiche territoriali: 

  • via Clodia, in cui il traffico è insostenibile per il centro storico, sia per quello che riguarda l’aspetto della qualità dell’aria, ma anche in tema di sicurezza. Serve diminuire il carico di auto attivando il varco per più ore al giorno, mentre deve essere comunicato il divieto a mezzi di grandi dimensioni, in modo più chiaro, già alla rotonda “Paolo Scarponi”.
  • diminuire i flussi di traffico su via della Fiera e via Flaminia, soprattutto perché su via della Fiera insiste un asilo.
  • la ztl in centro storico, dove continua il via e vai di mezzi commerciali.

Quest’anno, Legambiente lancia la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento” che si svolgerà dall’8 febbraio al 6 marzo. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile, di cui anche il cigno verde fa parte, farà tappa in 18 città italiane per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. L’iniziativa giungerà a Bologna il 24/02. Durante la tappa, che si svolgerà al Mercato Ritrovato, si parlerà

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