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Smog killer, tra il 4% e l’8% morti in Regione per inquinamento atmosferico

Il rapporto 2023 di Arpae rivela l’impatto significativo dell’inquinamento da polveri sulla salute della popolazione

A cura di Redazione
22 dicembre 2023 08:51
Smog killer, tra il 4% e l’8% morti in Regione per inquinamento atmosferico - Gas di scarico
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Il rapporto 2023 di Arpae sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna rileva che l’inquinamento da polveri è responsabile del 4-8% dei decessi per cause naturali o problemi cardiovascolari. Questo è stato calcolato incrociando i dati di mortalità con i livelli di esposizione a polveri sottili, ultrafini e biossido di azoto. Il Pm 2,5, la sostanza più dannosa, è attribuibile al 4,4% dei decessi (2.170 morti) su una popolazione di 3,3 milioni di abitanti con più di 30 anni, ma sale al 7,85% (2.971 decessi) se la soglia viene ridotta. Nei capoluoghi di provincia, i decessi attribuibili alle polveri ultrafini sono l’8,5%. Per le cause cardiovascolari, i decessi variano dal 2% al 3,6% a seconda delle soglie.

Per quanto riguarda il Pm10, il 25,6% della popolazione con più di 30 anni è esposto a lungo termine a questo inquinante. I decessi per cause naturali attribuibili al Pm10 nel 2022 sono il 2,2% (1.110 morti) con una soglia di sicurezza di 20 microgrammi per metrocubo, ma salgono al 4% (1.970 decessi) se la soglia viene ridotta. Nei capoluoghi questa quota sale al 4,5%. Per cause cardiovascolari e respiratorie, i decessi attribuibili al Pm10 sono circa l’1%.

Arpae conferma che l’inquinamento atmosferico, nonostante la diminuzione nel lungo periodo, rimane il fattore di rischio ambientale con il maggiore impatto sulla salute umana. L’analisi può essere uno strumento utile per valutare l’efficacia delle azioni di mitigazione dell’inquinamento atmosferico. A livello globale, l’esposizione all’inquinamento ha un impatto equivalente ad altri importanti fattori di rischio per la salute come l’alimentazione scorretta e il tabagismo. L’impatto dell’inquinamento inizia dalla gravidanza e può avere effetti sulla salute respiratoria, cardiovascolare, sul rischio di diabete, demenza e tumore polmonare.

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