“Sono pentito, voglio pagare”: Turetta rinuncia all’appello

Lettera ai giudici e alla Procura: “Desidero scontare interamente la pena”. Ma resta il ricorso dei PM sul mancato riconoscimento della crudeltà

A cura di Glauco Valentini Redazione
14 ottobre 2025 19:59
“Sono pentito, voglio pagare”: Turetta rinuncia all’appello - © Ansa
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Filippo Turetta ha deciso di non presentare appello contro la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin. In una lettera indirizzata ai giudici e alla Procura, il giovane ha dichiarato di essere “sinceramente pentito” e di voler “pagare interamente” per la morte della studentessa.

Si tratta di un cambio di strategia rispetto alla linea difensiva iniziale: in un primo momento, infatti, i legali di Turetta avevano impugnato la sentenza contestando la premeditazione. Ora, invece, la difesa ha formalizzato la rinuncia al ricorso.

Resta tuttavia in piedi l’appello presentato dalla Procura di Venezia, che contesta il mancato riconoscimento dell’aggravante della crudeltà. Il processo di secondo grado è fissato per il prossimo 14 novembre.

Nelle scorse settimane, dopo l’ipotesi di una possibile richiesta di giustizia riparativa da parte di Turetta, Gino Cecchettin, padre di Giulia, aveva dichiarato di considerarla “strumentale”, ribadendo che “il vero pentimento si dimostra con i fatti e non con le parole”.

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