Spariti i risparmi di un anziano: imprenditore condannato a Rimini
Sottratti 330mila euro e preziosi da 16mila. Dovrà risarcire l'erede universale, ma assolto dalla rapina

Un imprenditore immobiliare riminese è stato condannato a 2 anni e 5 mesi per truffa e autoriciclaggio di 20mila euro. L’uomo aveva ottenuto la fiducia di un 85enne solo e malato, riuscendo a farsi affidare 400mila euro tra il 2017 e il 2019, promettendo investimenti redditizi. Di questa somma, circa 330mila euro sarebbero stati trasferiti sul conto della madre dell’imprenditore. Inoltre, preziosi per 16mila euro erano spariti dalla casa dell’anziano, che secondo l’accusa sarebbe stato stordito con psicofarmaci.
La vicenda è emersa grazie alla badante dell’anziano, nominata erede universale al posto dell’imprenditore, poi denunciato. Dopo le indagini della Guardia di Finanza, l’imprenditore dovrà risarcire 350mila euro alla badante. Assolti, invece, il fratello e la sorella, accusati di averlo aiutato a riciclare il denaro. I beni sequestrati sono stati dissequestrati.