Spiagge vuote e crisi vacanze, scontro politico
Il Pd denuncia salari fermi e famiglie costrette a rinunciare, Fratelli d’Italia replica: “Altro che crisi, boom della montagna”

Lite serrata tra governo e opposizione sul tema delle vacanze estive degli italiani, tra caro vita e presunti cali di presenze sulle spiagge.
Secondo il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani, “quest’anno sempre più persone rinunciano alle ferie, non per scelta ma perché non se lo possono permettere”, accusando l’esecutivo di “ignorare la crisi salariale”. Un attacco a cui si è unito il leader del M5s, Giuseppe Conte: “Gli italiani tirano la cinghia, gli utili delle banche crescono e Meloni non fa nulla”.
Di parere opposto Fratelli d’Italia. Il responsabile turismo del partito, Gianluca Caramanna, assicura: “Altro che crisi, l’Italia è al top nel Mediterraneo per il turismo”. Sulla stessa linea il senatore Luca De Carlo: “Le vacanze non sono in crisi, il Pd se ne faccia una ragione. I dati parlano di un vero boom della montagna”.
Intanto Forza Italia sposta l’attenzione sul fronte fiscale. Il responsabile economico azzurro propone di ridurre l’aliquota Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60 mila euro già nella prossima manovra. Il costo stimato dell’intervento è di circa 4 miliardi di euro.