Sta sorprendendo chi lo scopre: la quercia di Ferrara che nessuno aveva mai notato
Scopri il Bosco di Porporana, raro querceto golenale sul Po di Ferrara: sentieri, picchi e segreti tra olmi e querce centenarie.

A pochi chilometri da Ferrara, sulle golene sinuose del fiume Po, si estende il Bosco di Porporana: un resti prezioso di querceto ripariale che ricorda la natura pianeggiante padana. Quest’area di riequilibrio ecologico, istituita nel 2011 e parte della rete Natura 2000, persiste su circa 15 ettari: al suo interno emergono due anime distinte – il Bosco Vecchio con olmi e farnie secolari, e il Bosco Nuovo, fitto di salici bianchi e pioppi neri. Sentieri didattici, passerelle immerse tra la vegetazione e stagioni diverse rendono l’esperienza sensoriale, mentre in giugno, l’evento “Le lucciole nel bosco” trasforma i vialetti in un magico spettacolo naturale.
Il querceto sul Po e la sua biodiversità
Nel cuore del bosco, la quercia farnia regna sovrana insieme a un patrimonio arboreo autoctono: il pioppo bianco, l’olmo, il salice e il gelso convivono in un mosaico ecologico unico. L’area ospita anche il campanellino, specie rara che sboccia sotto la folta vegetazione. Tra le fronde vivono picchi che dal 2021 hanno scelto Porporana come dimora, lavorando incessantemente il legno con il loro becco: 44 colpi in meno di 3 secondi, trasformando ogni albero in una sinfonia ritmica antica. La fauna è ricca: nei sentieri si incontrano cinciallegre, upupe e rigogoli, mentre sotto le foglie si nascondono toporagni e rane, testimoni dell’armonia tra acqua e terra.
Sentieri e storie dal Po
Il percorso ad anello più suggestivo attraversa il Bosco Vecchio (circa 590 m) per scoprire alberi centenari, mentre il Sentiero del Bosco Nuovo (1 030 m) si snoda tra salici e pioppi lungo l’argine del Po. I pannelli didattici e l’accessibilità, anche per persone con disabilità o famiglie con bambini, ne fanno un’oasi educativa senza barriere. Inoltre, la pista ciclabile della Destra Po (BicItalia) passa accanto al bosco, permettendo di incrociare questa rarità naturalistica in un itinerario lento tra borghi e natura.