Stop all’aumento dell’età pensionabile solo per i lavori usuranti
Nella manovra anche un taglio Irpef mirato e nuove misure per famiglie e caregiver


Il governo bloccherà l’aumento dell’età pensionabile soltanto per chi svolge lavori gravosi e usuranti. È quanto emerge dal Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviato alla Commissione europea e appena pubblicato. La misura mira a tutelare le categorie più esposte alla fatica fisica e al rischio professionale, mantenendo invariati i requisiti di pensionamento per questi lavoratori.
Sul fronte fiscale, la manovra conferma un taglio dell’Irpef, ma con benefici limitati per i redditi più alti. In particolare, viene ridotta la seconda aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, che passa dal 35% al 33%, ma con un meccanismo di compensazione che attenua i vantaggi per chi percepisce redditi elevati. L’obiettivo dichiarato è favorire i ceti medi e sostenere la crescita dei consumi interni.
Tra le altre misure previste, figurano interventi a sostegno della famiglia: il finanziamento della riforma sul ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare e il rafforzamento, a partire dal 2026, del bonus per le lavoratrici madri con almeno due figli e con redditi annui inferiori a 40 mila euro.
Con queste scelte, l’esecutivo punta a bilanciare sostenibilità dei conti pubblici e tutela delle fasce più deboli, in un quadro economico ancora caratterizzato da incertezze e pressioni inflazionistiche.